Si è parlato della guerra in Ucraina ieri sera in occasione della puntata del programma di La7, Otto e mezzo, striscia quotidiana post tg condotta da Lilli Gruber. Ospite in studio vi era Lucio Caracciolo, grande esperto di politica internazionale, nonché giornalista fondatore e direttore della rivista italiana di geopolitica Limes. Secondo quanto spiegato in diretta tv sul settimo canale, gli Stati Uniti starebbero pensando di accorciare la guerra in Ucraina e il motivo è semplice quanto inquietante: un possibile conflitto della nazione a stelle e strisce con la Cina, quello che è il vero nemico, ora come ora, dell’economia più ricca al mondo.
“Gli americani avrebbero deciso di accorciare i tempi della guerra in Ucraina”, ha detto Lucio Caracciolo parlando con Lilli Gruber e rivolgendosi ai telespettatori. L’analista ha quindi spiegato meglio il suo ragionamento: “Per loro (gli Stati Uniti ndr) il problema della Cina è più importante di quello della Russia. L’industria militare americana non può dalla sera alla mattina produrre, per decisione del presidente Biden, quello che servirebbe per armare gli ucraini oltre un certo limite”.
GUERRA IN UCRAINA E USA, CARACCIOLO: “IL PENTAGONO DICE…”
Ecco che quindi il Pentagono, il ministero della difesa degli Stati Uniti, avrebbe dato una sorta di stop al governo: “Il Pentagono ritiene: scusate – ha detto ancora Caracciolo – noi la guerra eventualmente la faremo con la Cina, non con la Russia, quindi perché dovremmo dare le armi per combattere la Russia se poi non abbiamo più niente in magazzino se faremo la guerra con la Cina?”.
La conduttrice ha quindi rivolto una domanda lecita a Caracciolo: “La fine della guerra si avvicina?”. L’analista ha però replicato: “No. O meglio spero di sì ma questa scelta americana avrà qualche difficoltà a concretizzarsi. Perché la Russia ci ha un po’ preso gusto”. Insomma, il quadro politico internazionale appare quanto mai intricato, con all’orizzonte il rischio di una guerra fra Cina e Stati Uniti.