Gli USA, stando alle dichiarazioni rese ai giornalisti dall’inviato speciale della Casa Bianca per i rapporti con lo Yemen Tim Lenderking, stanno valutando una distensione nei rapporti con gli Houthi, la cellula terroristica yemenita che conduce da mesi una campagna militare nel Mar Rosso. Una posizione che potrebbe cambiare completamente le carte in tavola, portando ad un’interruzione della guerriglia che si è sviluppata per permettere il transito delle navi nel mare vicino ad Israele.



Lenderking, che parla a nome gli USA, sulla guerra contro gli Houthi nutre la speranza che “si possano trovare vie d’uscita diplomatiche”, trovando dei modi “per allentare la tensione e consentirci di ritirare, eventualmente, la designazione” dei miliziani yemeniti come terroristi, ponendo “naturalmente fine agli attacchi militari contro le scorte belliche” degli stessi. Inoltre, rispondendo ad una domanda di Bloomberg, l’inviato USA è apparso titubante all’idea di offrire agli Houthi “un quid pro quo per porre fine ai loro attacchi“, sottolineando che “lo studieremo sicuramente” ma specificando che “non darei per scontato sia una cosa automatica”.



USA: “Serve buona volontà anche da parte degli Houthi”

Insomma, mentre a Gaza la situazione appare sempre più problematica, sembra che gli USA vogliano ritirarsi dal conflitto collaterale nel Mar Rosso, scoppiato attorno alla metà novembre per volere degli stessi Houthi, intenzionati ad impedire l’attracco di navi commerciali in Israele. Ad oggi sia i miliziani yemeniti che l’alleanza occidentale coordinata dagli Stati Uniti e dall’Italia, hanno condotto diversi attacchi contro le strutture o le navi dei terroristi, che si dicono determinati a continuare gli scontri.



L’inviato USA, invece, dal canto suo cercando una soluzione pacifica al conflitto con gli Houthi ha incontrato in questi giorni il ministro degli Esteri dell’Oman e alcuni funzionari dell’Arabia Saudita (e, pare, funzionari dell’Iran), con i quali “abbiamo discusso le misure necessarie per garantire la riduzione dell’escalation“. Parlando con i giornalisti, inoltre, ha invitato i terroristi a “mostrare buona fede” e l’intenzione di “allentare la tensione”, iniziando a rilasciare l’equipaggio della Galaxy Leader dirottata a novembre. Gli USA, infine, hanno anche promesso agli Houthi di riprendere i dialoghi di pace mediati dall’Onu nello Yemen, congelati dopo lo scoppio della guerra a Gaza.