Google ha affermato in un articolo pubblicato il 23 ottobre 2019 dalla rivista Nature di aver sviluppato un processore quantistico chiamato Sycamore. Le informazioni sono state raccolte da un rapporto della Nasa, pubblicato ufficialmente sul suo sito Web il 20 settembre 2019.
Per inciso sottolineiamo che il suddetto rapporto della Nasa è stato ritirato immediatamente dopo la sua pubblicazione.
A seguito di questo comunicato stampa, il rivale di Google, Ibm, ha reagito cercando di minimizzare la portata di questa affermazione. Il direttore di Ibm Research precisa che l’affermazione di Google sulla supremazia quantistica sarebbe falsa.
Il Sycamore di Google può svolgere solo un compito alla volta e pertanto è ben lungi dal competere con il computer quantistico sviluppato da Ibm.
Tutto suggerisce che stiamo assistendo a una corsa tra questi due giganti verso la supremazia quantistica.
Tuttavia la posta in gioco è molto più alta e si trova su altre scacchiere. Per questo, i ricercatori di tutto il mondo stanno lavorando allo sviluppo di questi computer quantistici. Non esiste alcun dubbio sul fatto che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono state fino a questo momento monopolio esclusivo degli Stati Uniti.
Tuttavia, come dimostra la millenaria storia delle guerre economiche tra nazioni, un nuovo competitore sta tentando di prendere la leadership tecnologica globale. La Cina infatti mira a diventare la prima potenza industriale e tecnologica entro il 2025 ed intende perseguire questa finalità anche attraverso il controllo di questa tecnologia.
Infatti gli Stati Uniti, la Cina, l’Unione Europea, il Canada e più recentemente la Russia sono in fortissima competizione. Perché un tale interesse per questa supremazia quantistica? Cosa rivoluzionerà lo sviluppo di questo tipo di computer con una grande potenza di calcolo in tempi brevissimi? Siamo alla vigilia di una svolta dirompente cioè di una rivoluzione tecnologica?
Questa corsa frenetica risale ad anni fa. Un report di McKinsey redatto nel 2015 ha riportato di investimenti globali nella ricerca quantistica di 1,5 miliardi di dollari.
Ovviamente, gli Stati Uniti e la Cina sono paesi leader con ingenti investimenti nella ricerca quantistica. Seguono da vicino Germania, Regno Unito, Canada, Giappone, Svizzera, Australia e Francia.
Negli Stati Uniti, come viene osservato in una nota redatta dall’ambasciata francese nell’aprile 2018, la comunità scientifica americana era preoccupata per il rischio di perdita della leadership sul fronte quantistico nei confronti della Cina. Successivamente, nel dicembre 2018, gli Stati Uniti hanno reagito e firmato una legge che stabilisce un budget di circa 1,2 miliardi di dollari per riguadagnare la leadership in questo settore. Da parte sua, la Cina rivendica il suo potere nel settore quantistico. Il finanziamento totale per la ricerca quantistica pubblica dal 2006 è arrivato a 2 miliardi di dollari. Nel maggio 2017, la Cina ha annunciato la creazione di un prototipo di computer quantistico posto in essere dall’Institute For Quantum Information dell’Accademia cinese delle scienze di Shanghai.
D’altra parte, consapevole di ciò, la Cina attraverso una manovra di aggiramento, il 16 agosto 2016, aveva lanciato il primo satellite di comunicazione quantistica nella storia. Tutti gli esperti del settore concordano nel considerare questo risultato come un un prerequisito indispensabile per l’avvento di un sistema di comunicazioni crittografato entro il 2020-2030.
La Cina è quindi considerata l’attuale leader nella comunicazione quantistica, e ciò grazie ai profondi progressi della ricerca scientifica cinese in questo campo. Diverse potenziali applicazioni stanno iniziando a comparire. Possiamo citare il caso di Quantum Internet, dove i ricercatori cinesi hanno già iniziato a lavorare.
Se la Cina otterrà risultati convincenti prima dell’Occidente, tutto ciò avrà un grande impatto sulle innovazioni tecnologiche e informatiche, che potrebbe dare alla Cina una posizione di leadership mondiale. La Cina avrà quindi uno protezione quantica considerata inviolabile dagli esperti del settore, capace di garantirle un asset altamente strategico in termini di difesa informatica.
Una delle principali ragioni per le quali questa innovazione è fondamentale dipende dai campi di applicazione dei calcoli quantistici. I campi di applicazione sono infatti molto ampi e multipli perché riguardano sicurezza, esplorazione geologica, salute e trasporti. Ma tre sono le aree di applicazioni sensibili che sarebbero fortemente influenzate e che spiegherebbero questo interesse per il settore: vale a dire medicina, intelligenza artificiale, sicurezza e crittografia. In campo medico, i computer quantistici consentirebbero di eseguire la diagnostica più rapidamente e in modo più preciso. Sarebbe anche possibile sviluppare nuove molecole terapeutiche. Anche i domini che usano l’intelligenza artificiale saranno ottimizzati come Google Home e Siri.
Per quanto riguarda la crittografia e la sicurezza, la posta in gioco è molto più alta. Infatti i sistemi di codifica e crittografia sarebbero decifrati dalla potenza di calcolo della tecnologia quantistica. Transazioni finanziarie di banche, scambi di dati durante transazioni commerciali o i sistemi di sicurezza dei dati sarebbero sicuramente minacciati. Più in generale, tutti i sistemi che utilizzano il protocollo di codifica chiamato Rsa, che è attualmente la base dei più grandi sistemi di sicurezza del mondo, si indebolirebbero nei confronti della tecnologia quantistica. Anche il Blockchain, che promette di essere la base per il futuro commercio, sarebbe minacciato tanto quanto le criptovalute come Bitcoin.
Tutti questi sistemi di codifica che conosciamo oggi dovranno ora integrare la dimensione quantistica per proteggersi da una nuova generazione di hacker.
Secondo il Washington Post, l’Nsa è anche molto impegnata nello sviluppo di un’arma di decodifica definitiva. Gli Stati Uniti hanno già progetti di reti quantistiche inalterabili. Ne citiamo due: il primo attraverso una start-up chiamata Quantum Xchange che lavorerebbe alla costruzione di una rete di circa 805 chilometri di cavo in fibra ottica sulla costa orientale degli Stati Uniti d’America.
Il secondo progetto è stato posto in essere dall’Università di Chicago in collaborazione con i laboratori statunitensi e sarebbe finalizzato a proteggere le comunicazioni dei dati di teletrasporto quantistico.
Google e Ibm sono in corsa per la supremazia quantistica, è quindi bene essere i primi ad avere questa tecnologia. Infatti colui che vincerà questa competizione potrebbe commercializzarla e imporla al mondo industriale e statale (pensiamo ai laboratori farmaceutici, alle banche o addirittura alla possibilità di ottimizzare il trasporto su strada o aereo). Allo stesso modo, il primo dei due giganti che sarà in grado di raggiungere questo traguardo sarebbe in grado di attrarre enormi investimenti da parte delle organizzazioni di difesa e sicurezza.
Insomma la competizione tra Ibm e Google, come quella tra Cina e Usa, altro non è che l’ennesima variante della competizione per il dominio tecnologico a livello globale. Proprio per questo è difficile negare che le implicazioni di una rivoluzione di tale natura potrebbero ridisegnare in modo profondo la società attuale.