USA vs Emirati Arabi: cosa succede tra le due potenze?

Recentemente i rapporti tra USA ed Emirati Arabi si sono decisamente incrinati, dopo alcune decisioni che hanno fatto infuriare la Casa Bianca. Alleate da altre 80 anni, a quanto riporta il quotidiano francese Liberation, la recente crisi del petrolio, innescata dalla guerra tra Russia e Ucraina, ha incrinato, inizialmente, rovinato i rapporto tra le due potenze, e nonostante il leader degli Emirati Arabi abbia tentato di fare alcuni passi avanti vero Washington, a poco sono serviti. Tutto è iniziato in seguito alla decisione del gruppo Opec (composto dai paesi esportatori e produttori di petrolio, e guidato proprio dagli Emirati) di limitare la produzione di greggio per sostenere i prezzi in discesa, affinché risalgano (se la produzione fosse aumentata, il costo al barile sarebbe sceso, e le casse della Russi avrebbero ricevuto meno ingressi, così facendo, invece, il prezzo si è mantenuto stabile, crescendo poi con l’aumento della domanda globale).



Si parlerebbe di oltre 2 milioni di barili prodotti in meno al giorno dagli Emirati Arabi, che secondo il quotidiano francese rappresentano la più importante diminuzione produttiva degli ultimi due anni, che in USA sarebbe stata avvertita come una presa di posizione. Infatti, secondo la Casa Bianca, sempre a quanto riporta Liberation, “i Sauditi stanno fornendo alla Russia sostegno economico, probabilmente anche morale e militare” durante la guerra in Ucraina, fortemente criticata da Washinton e dal mondo in generale.



Emirati Arabi vs USA: la pezza dei sauditi

Insomma, secondo il governo USA la mossa degli Emirati Arabi di ridurre la produzione di petrolio per sostenere i prezzi in discesa del greggio, sarebbe una dimostrazione di appoggio alla causa di Putin. Joe Biden, addirittura, attraverso un suo portavoce, Jake Sullivan, ha fatto sapere di star “rivalutando i rapporti con i Sauditi perché si sono schierati con la Russia contro gli interessi del popolo americano”.

Analogamente, però, il ministro della difesa degli Emirati Arabi avrebbe risposto alle accuse mosse degli USA, dicendosi “sbalordito” e sostenendo che la decisione relativa al petrolio sia stata presa solamente per interessi economici del regno. Inoltre, come segnale del loro interesse alla causa ucraina, hanno inviato 400 milioni di dollari di aiuti umanitari a Zelensky. Questo, però, non sarebbe stato sufficiente a far fare dietro front a Joe Biden, che per ora non sembra intenzionato a rilasciare dichiarazioni in merito. Tuttavia, sempre a quanto sottolinea Liberation, lunedì un piccolo segnale da parte di Washington ci sarebbe stato, con la risposta della Casa Bianca alla minaccia iraniana di lanciare missili sugli Emirati Arabi. In quell’occasione un portavoce di Biden ha detto che il governo americano “non esita ad agire in difesa dei propri interessi o di quelli dei nostri partner nell’area”.