Al vertice Nato a Vilnius l’Occidente ostenta unità, ma c’è fermento dietro le quinte. Gli Stati Uniti stanno perdendo la pazienza con la Germania: la Casa Bianca non riesce a capire il motivo per il quale l’attuazione della “svolta” tedesca col fondo speciale da 100 miliardi stia richiedendo così tanto tempo. Dall’inizio della guerra in Ucraina, Washington ha lanciato appelli incoraggianti e ha speso parole di elogio per la volta tedesca ma, secondo quanto riportato da Welt, gli Usa sarebbero insofferenti nei confronti degli europei. Ci sarebbe, infatti, la consapevolezza che senza l’aiuto militare degli Stati Uniti, l’Ucraina avrebbe già perso nel conflitto contro la Russia. Secondo il quotidiano tedesco, l’insofferenza americana è rivolta soprattutto alla Germania, tenuta d’occhio per quanto riguarda sia l’uso del fondo speciale e per l’insostenibilità dei nuovi investimenti nella capacità di difesa.
«Non capiamo perché l’attuazione della svolta sia così lenta. Inoltre, Berlino non sembra ancora prendere sul serio l’obiettivo del 2%», ha dichiarato a Welt un alto funzionario del Congresso Usa chiedendo di restare anonimo. Berlino ha annunciato che investirà il 2% a partire dal 2024 per la prima volta dopo decenni. Tuttavia, questo obiettivo può essere raggiunto solo con l’aiuto del fondo speciale di 100 miliardi di euro finanziato dal debito, che sarà esaurito al più tardi nel 2027. Considerando che il bilancio regolare della difesa non crescerà, da quel momento in poi ci sarà un buco di circa 30 miliardi di euro all’anno nel bilancio. Pertanto, l’accusa al governo di Olaf Scholz è di dare fuoco alle polveri, lasciando a un governo successivo il compito di raggiungere l’obiettivo della Nato in modo sostenibile e con finanziamenti solidi.
“ALCUNI ALLEATI STANNO VENENDO MENO A PROMESSE”
Dall’invasione russa nel febbraio 2022, 20 Paesi europei hanno annunciato aumenti di spesa. Ma alcuni di essi, «compreso il mio, stanno già venendo meno alle loro promesse», ha dichiarato Christoph Heusgen, capo della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. «È inaccettabile che nel 2022 solo cinque Stati membri dell’UE abbiano raggiunto questo obiettivo», ha aggiunto al Welt. Per l’amministrazione Usa, la guerra in Ucraina è al tempo stesso legata ad un’altra questione: la Cina e la stabilità dell’Indo-Pacifico, crocevia del commercio mondiale. Gli Stati Uniti chiedono agli alleati di migliorare la sicurezza delle catene di approvvigionamento e di costruire capacità e resilienza, ma la Nato sta facendo in parte il suo lavoro, anche per via degli interessi di alcuni Stati in Cina.
Anche su questo si guarda con attenzione alla Germania. «Può contribuire immensamente a una futura strategia di deterrenza economica. Vogliamo lavorare a stretto contatto con la Germania su questo punto. Entrambi comprendiamo i pericoli di una guerra nell’Indo-Pacifico e cosa si può fare dal punto di vista economico per prevenirla», ha dichiarato il deputato democratico e membro della Commissione per la Cina della Camera, Seth Moulton, al Welt. Gli Stati Uniti bussano, la Germania finalmente risponderà?