È uno scherzo, vero? Questa è la prima domanda che ci si pone leggendo il post di chiarimenti del Comune di Mamoiada sulle restrizioni per il Coronavirus. Una reazione del tutto comprensibile, visto che tra le indicazioni c’è una precisazione a dir poco curiosa: «Le passeggiate però devono essere giustificate da validi motivi, ad esempio portare fuori il cane per espletare i propri bisogni (e l’animale deve essere necessariamente in vita)». Quanti di voi hanno l’abitudine di portare cani non in vita a spasso? Ironia a parte, il Comune del nuorese ha lanciato davvero questo appello alla cittadinanza nell’ambito delle limitazioni agli spostamenti. Tutti devono restare a casa, anche i cani non in vita? Difficile mettere da parte l’ironia di fronte a questa vicenda, ma in ogni caso ribadiamo che è tutto vero: il post in questione è ancora attivo sulla pagina Facebook del Comune di Mamoiada, infatti ve lo riportiamo in fondo alla pagina affinché possiate prenderne visione, se ancora non lo avete fatto.



CORONAVIRUS, LA STRANA RACCOMANDAZIONE A MAMOIADA

Il post in poco tempo è diventato virale. Non poteva essere altrimenti, ma comunque era stato pubblicato con l’intento serio di avvertire la popolazione locale riguardo le misure introdotte dal governo per contrastare la diffusione del Coronavirus. Evidentemente il Comune di Mamoiada, prevedendo forse delle trovate fantasiose da parte dei suoi cittadini per aggirare tali restrizioni, si è sentito in dovere di precisare che il cane non può essere un giocattolo per bambini, come un peluche, ma deve essere un animale in carne e ossa. Sui social sono partiti subito i commenti ironici: «Il mio cane è in coma farmacologico, va bene lo stesso?», ha scritto ad esempio un utente. Un altro invece: «Sono un appassionato di tassidermia. Posso portare in giro i miei amici impagliati?». Qualcuno come al solito vede il lato positivo di tutta questa vicenda: «Senza volere avete tirato su il morale a tanti». In effetti, sì, ci voleva proprio per sorridere.



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