E’ Usman Khan l’attentatore di Londra, che ieri a London Bridge ha ucciso due persone e ferito altri passanti prima di essere ammazzato dalle forze dell’ordine. Ma chi era il 28enne? L’aggressore era stato rilasciato nel 2018 dopo essere stato condannato per reati di terrorismo, compreso il complotto per attaccare la Borsa londinese nel 2010. Come spiegano i colleghi del The Guardian, l’assalitore faceva parte di una banda di nove estremisti con sede a Stoke-on-Trent, Cardiff e Londra: secondo i giudici, aveva pianificato di realizzare un centro di addestramento militare per terroristi sui terreni di proprietà della sua famiglia nel Kashmir. Khan era il più giovane del gruppo – aveva 19 anni all’epoca dei fatti – ed era considerato come «jihadista più pericoloso» insieme ad altri due membri della rete: i tre avevano pianificato di finanziare, costruire e prendere parte al “campus” al fine di compiere atti terroristici in futuro.
USMAN KHAN, CHI E’ L’ATTENTATORE DI LONDRA
Usman Khan si era recato insieme a due sodali nelle aree tribali amministrate dal Pakistan per portare avanti il progetto del centro di addestramento, ma non è tutto qui. La stampa inglese spiega che il gruppo terrorista era stato trovato in possesso di copie di “Inspire”, magazine di Al Qaeda, ed aveva in mentre di colpire con lettere bomba, ordigni nei bagni della Borsa di Londra e nei pub di Stoke. Le forze dell’ordine hanno inoltre rinvenuto un’agenda che conteneva un elenco di obiettivi e nomi-indirizzi dell’ex sindaco della capitale Boris Johnson, del decano della Cattedrale di St Paul, di due rabbini e dell’ambasciata americana a Londra. Il giudice che condannò Usman Khan e i suoi alleati affermò che «il gruppo aveva previsto un ritorno nel Regno Unito per poter compiere attacchi terroristici» con attività a lungo termine.