È stato pubblicato dalla rivista scientifica Neurology un nuovo studio, condotto su un campione di più di 500mila persone con un età media di 57 anni, che dimostrerebbe una correlazione tra l’uso frequente di farmaci lassativi e il rischio di sviluppare una demenza neurologica. Il suo autore ha specificato che “l’uso regolare di lassativi da banco è associato a un rischio più elevato di demenza, in particolare nelle persone che utilizzano più tipi di lassativi o lassativi osmotici”. Questo tipo di farmaci da banco, infatti, non è consigliato per l’uso frequente, mentre dai campioni rilevati sulle persone coinvolte si è appreso che almeno il 3,6% di loro ha ammesso di assumere lassativi quasi quotidianamente.
I ricercatori dell’Accademia Cinese delle scienze di Guanddong hanno tenuto comunque a ribadire il concetto, che non è attualmente stato ancora dimostrato, che “i lassativi causano la demenza”. Tuttavia, si deve tenere presente che, in base alla frequenza di assunzione, il rischio può essere più elevato. Questa specifica è data in via precauzionale per evitare che un allarmismo troppo esagerato possa portare ad una drastica diminuzione dell’uso di questi farmaci, diventando controproducente in alcune situazioni mediche, come ad esempio l’iter diagnostico preventivo dei tumori al colon.
Lo studio: “Uso regolare di lassativi modifica segnali nervosi al cervello e causa demenza”
Lo studio di una correlazione tra demenza e lassativi si è reso necessario, come affermano i ricercatori, in quanto l’utilizzo di questi farmaci è molto diffuso. Infatti, è comune il problema di una stitichezza cronica, soprattutto in persone di mezza età e anziani. Per questo il campione di pazienti preso in esame ha un’età media di circa 60 anni. Tra coloro che hanno dichiarato di fare uso di lassativi per almeno più giorni consecutivi durante la settimana, nell’arco di 10 anni l’1,3% ha sviluppato la demenza. Problema neurologico che, invece, dai rilievi, è risultato molto meno frequente, pari a circa lo 0,4% nei soggetti che facevano uso di lassativi da banco in maniera più sporadica.
Interessante anche come lo studio riporti il fatto che l’incidenza della malattia neurologica aumenterebbe in percentuale anche in base al tipo di farmaco utilizzato per combattere la stitichezza. Per chi faceva regolare uso di diversi tipi di lassativi, mischiando anche i princìpi attivi che agiscono in maniera differente, lo sviluppo di demenza è stato pari al 90%. Molto più elevato rispetto al 28% di chi invece aveva dichiarato di utilizzare un solo tipo di farmaco. Questa è una prova del fatto che, come si afferma nello studio, “l’uso regolare di lassativi può modificare il microbioma dell’intestino, con possibili ripercussioni sulle segnalazioni nervose dall’intestino al cervello”.