C’è un video dell’incidente per il quale Riccardo Celoria è morto. Le immagini sono contenute in un telefono cellulare e saranno analizzate dagli inquirenti. Secondo quanto riportato da Repubblica, si nota lo scoppio che precede la fiammata che ha investito lo studente di 10 anni, morto in seguito alle ustioni riportate in casa a Collegno, nel Torinese. Del caso si sta occupando la pm Laura Longo, che ha iscritto nel registro degli indagati la mamma, come atto dovuto. Da lesioni colpose l’accusa è stata riformulata in omicidio colposo. Inoltre, la procura di Torino ha incaricato i carabinieri di Collegno di ascoltare alcune persone informate sui fatti. Tra i testimoni c’è anche l’insegnante del bambino e alcuni genitori di compagni di classe di Riccardo, che frequentava una quinta elementare. Stando a quanto riportato da La Stampa, gli investigatori vogliono capire se l’esperimento del “serpente del faraone” fosse tra i compiti assegnati a casa o se metterlo in pratica a casa sia stata una idea del bambino. (agg. di Silvana Palazzo)
BAMBINO MORTO DOPO ESPERIMENTO SCIENZE
E’ morto dopo aver lottato per oltre un mese il piccolo di 10 anni, Riccardo Celoria, giovanissimo studente di quinta elementare rimasto ustionato lo scorso 28 maggio mentre stava compiendo un esperimento di scienze in casa, a Collegno, in provincia di Torino. Questa mattina, come riferisce Repubblica.it, il piccolo ha cessato di vivere presso l’ospedale infantile Regina Margherita del capoluogo piemontese, dove si trovava ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Sin dal subito le condizioni del bambino erano apparse molto gravi per via delle profonde ustioni che avevano interessato quasi il 60% del corpo, con i relativi rischi di infezione che una condizione simile può provocare. Anche per tale ragione il giovane Riccardo era stato sottoposto a diversi interventi di chirurgia nel reparto diretto dal professor Giorgio Ivani. A commentare la drammatica notizia a La Stampa è stato il papà del bambino, Piero, il quale ha asserito: “Purtroppo non ce l’ha fatta. E’ deceduto intorno alle 12 di oggi. Abbiamo sperato fino alla fine che si riprendesse anche se viaggiava tra alti e bassi, speranze e delusioni”.
USTIONATO PER ESPERIMENTO “SERPENTE DEL FARAONE”
La tragedia si era consumata intorno alle 22.30 del 28 maggio scorso nella casa dove Riccardo viveva con la famiglia. Il bimbo stava facendo alcuni esperimenti di scienze in casa cercando di riprodurre quanto aveva visto su internet. In particolare stava cercando di realizzare il cosiddetto “Serpente del faraone”, in cui provava a creare una serpentina da un miscuglio di bicarbonato, zucchero, sabbia e alcol. Al suo fianco c’era anche la mamma che seguiva le varie fasi. Una fiammata si sarebbe rivelata fatale causandogli delle gravissime ustioni. A soccorrerlo per prima era stata proprio la madre, anche lei rimasta ferita. “Mia moglie ha provato a spegnere il fuoco con una coperta”, aveva commentato papà Piero. Immediati i soccorsi con il 118 che aveva provveduto a trasportare d’urgenza il piccolo in ospedale, dove era giunto in gravi condizioni. Il padre era nelle Marche al momento dell’incidente e si era precipitato a Torino. A La Stampa aveva commentato: “Un’operazione che mio figlio aveva effettuato altre volte con la mamma. Quella sera invece, nell’appiccare il fuoco, forse per una goccia in più di alcool, era stato investito dalle fiamme”.