UTERO IN AFFITTO, IL SONDAGGIO DI IPSOS: ITALIANI CONTRO LA MATERNITÀ SURROGATA

Utero in affitto, adozioni figli a coppie omogenitoriali, trascrizione e riconoscimento dei figli già nati sotto maternità surrogata: di questi temi improvvisamente la politica italiana si è “accesa” nelle ultime settimane, dopo che il pressing dell’Europa sugli Stati Ue si è fatto deciso per il via libera al riconoscimento dei bambini nelle coppie LGBTQ (e il primo stop giunto proprio dall’Italia). Nel sondaggio condotto da Ipsos di Nando Pagnoncelli sul “Corriere della Sera” dello scorso 25 marzo, emerge come la maggioranza degli italiani sia tutt’altro che favorevole a rivedere la norma sul reato di maternità surrogata nel nostro Paese.



Il reato dell’utero in affitto e GPA (gestazione per altri) deve rimanere tale per il 65% degli italiani intervistati: due su tre considerano il tema del denaro alla base dello “scambio” tra madre surrogata e coppie di genitori gay come problematico. In assenza di denaro però, rilevano ancora i sondaggi Ipsos, il numero di contrari seppur ancora molto alto diminuisce: il 40,3% è contrario e i favorevoli salgono al 34,6%. Sempre dalla medesima analisi demoscopica si evidenzia come il 45% ad oggi sarebbe favorevole alla registrazione di figli nati con “utero in affitto” nei comuni di residenza della coppia dopo il loro rientro in Italia: «è un dovere dello Stato concedere anche a questi figli gli stessi diritti di tutti gli altri», spiegano gli intervistati del sondaggio nazionale.



ADOZIONI COPPIE GAY: MAGGIORANZA PER IL SÌ, COSA PENSANO I PARTITI

Di contro, un cittadino su quattro intervistato (il 26%) dal sondaggio di Pagnoncelli per il “Corriere” dice di essere contrario alla registrazione anagrafica perché darebbe il via libera alla dovere dello Stato concedere anche a questi figli gli stessi diritti di tutti gli altri. Da ultimo il 29% non prende posizione dicendo di volersi informare meglio a riguardo: la piena contrarietà all’utero in affitto e riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali rimane tra gli elettori di Centrodestra principalmente (FdI 49% e Lega 41%).



Altro capitolo affrontato sempre dal sondaggio Ipsos, sempre legato in qualche modo alla polemica sull’utero in affitto, riguarda la possibilità di adottare un figlio per le coppie gay: il 47% è favorevole, il 32% è contrario, con i primi in crescita di 5 punti rispetto al 2021. Anche qui Ipsos ravvisa «atteggiamento di maggiore contrarietà tra gli elettori e le elettrici di FdI (58%) e Lega (48%), pur in presenza di una quota pari al 30% e al 39% di favorevoli». Ad oggi una persona su due in Italia è convinta che la politica su questi temi «stia arrancando rispetto alla società», mentre il 25% ritiene il tema è molto complesso e controverso e l’assenza di una legislazione per le famiglie LGBTQ è comunque preferibile piuttosto che avere una legge “di parte”. Dai sondaggi Ipsos si scopre infine che il 43% degli intervistati ritiene che la famiglia sia l’unione tra uomo e donna (uniti in matrimonio civile o religioso per il 20% e anche conviventi per il 23%); il 45% invece considera la famiglia l’unione che nasce tra due individui anche dello stesso sesso che hanno un legame affettivo e decidono di convivere uniti civilmente (15%) o meno (30%).