MATRIMONIO EGUALITARIO E ADOZIONI COPPIE GAY: LE PROPOSTE IN PARLAMENTO
Dalla registrazione anagrafica dei figli di coppie gay al sistema europeo con certificato di filiazione, passando per il matrimonio egualitario per coppie gay e le adozioni fino al tanto vituperato “utero in affitto” (maternità surrogata): nelle ultime settimane la politica italiana si è trovata divisa ancora una volta sul tema banalmente definito dei “diritti”, sfociato nella piazza di Milano dello scorso sabato alla presenza dei “big” della sinistra italiana (Schlein, M5s, Fratoianni e il sindaco Beppe Sala) in “difesa” dei figli di coppie LGBTQ. Ma il caos politico generale ora si traduce in un “traffico” di proposte e disegni di legge che stanno affollando i calendari di Camera e Senato per le prossime settimane.
Partiamo dall’evoluzione di quello in origine conosciuto come Ddl Zan e che in questa nuova legislatura è stato ripresentato dal medesimo deputato, Alessandro Zan (Pd): matrimonio egualitario, adozioni anche per single e coppie gay, trascrizioni alla nascita. Questi i tre punti chiave della proposta presentata da Zan, stretto collaboratore della nuova segretaria Elly Schlein che proprio sul tema dei diritti ha spinto nella sua campagna alle Primarie dem: la proposta presentata in Parlamento al primo giorno della legislatura il 26 ottobre ora è all’ultimo vaglio prima di divenire atto parlamentare a tutti gli effetti. Come ha spiegato lo stesso Zan la sua proposta di legge si fonda su questi assunti: «riconoscimento del matrimonio egualitario, nei requisiti e negli effetti, indipendentemente dal sesso delle persone che lo contraggono; l’estensione dell’adozione alle coppie dello stesso sesso e ai single e il riconoscimento alla nascita per bambine e bambini».
CAOS UTERO IN AFFITTO, LA SFIDA TRA CENTRODESTRA (CON TERZO POLO) E PD
Sul tema della trascrizione – alla base della manifestazione di Milano contro la decisione del Prefetto di stoppare la pratica usata dal Comune di Beppe Sala in quanto ancora non prevista dalla legge – si trova in parlamento anche un’altra proposta di PiùEuropa del segretario Riccardo Magi. Il Pd però chiede la calendarizzazione della proposta Zan: sul fronte nozze gay troverebbe concordanza con altre due proposte già presentate dal Terzo Polo (a firma Giulia Pastorella) e dal M5s (a firma Chiara Appendino); quest’ultima dei grillini prevede come il nuovo ddl Zan oltre al matrimonio egualitario anche l’adozione per coppie gay.
Altro grande fronte di battaglia politica nei prossimi mesi sarà il tema della maternità surrogata, direttamente dipendente dal tema del riconoscimento di figli per coppie LGBT: Fratelli d’Italia con Lega e FI insiste sulla richiesta di calendarizzare la proposta di legge di Carolina Varchi (FdI) sul reato universale di ricorso alla maternità surrogata, che ripropone un testo della Meloni depositato nella scorsa legislatura. Dietro alla registrazione anagrafica dei bimbi figli di coppie omogenitoriali vi è il rischio di avvallare l’utero in affitto quantomeno in modo surrettizio: oggi per le coppie gay è possibile l’adozione tramite stepchild adoption, cioè l’adozione del figlio del partner (genitore non biologico può rivolgersi al tribunale per i minori chiedendo di adottare il figlio del partner). Sul tema si è già pronunciata la Corte Costituzionale lo scorso anno sottolineando in primis l’inammissibilità della questione legata all’utero in affitto, di contro ha però anche dato indicazioni sulla necessità di tutela dei diritti dei figli che vivono in coppie omogenitoriali. Il Terzo Polo sul tema della maternità surrogata si stacca però dal fronte Centrosinistra e si avvicina alle posizioni del Centrodestra aggiungendo ancora più complicanza nel leggere le dinamiche parlamentari delle prossime settimane: «Sono favorevole, al matrimonio egualitario, all’adozione, alla registrazione dei figli. Sono contrario alla GPA perché lede la dignità della donna», ha detto Calenda, sulla stessa linea di quanto già sostenuto da Italia Viva e dallo stesso Matteo Renzi.