Barbara Alberti, scrittrice, nonché noto volto televisivo, che da sempre si impegna per difendere i diritti delle donne, ha recentemente parlato con Libero Quotidiano della questione dell’utero in affitto. Non usa mezzi termini, e ne parla come di “una pratica schiavistica dove il ricco compra il povero. Non è un atto di amore. Ci crederò quando una miliardaria farà figli per la sua domestica o le americane per le africane”.



Più importante dell’utero in affitto, secondo Barbara Alberti, sarebbe mettersi “la mano sulla coscienza e permettere alle coppie gay di adottare i bambini“. Tuttavia, spiega che secondo lei l’uso della schwa, ovvero la famosa e al contrario, utile nell’ottica femminista per non distinguere uno specifico genere nello scritto, sarebbe sbagliato. Infatti, Barbara Alberti spiega che “non possiamo essere noi adesso a praticare la censura. Non possiamo diventare gendarmi, dobbiamo restare streghe, sommuovere il mondo proprio per l’audacia maggiore che ci viene dalla nostra condizione”.



Barbara Alberti sulla società moderna

Passando oltre alla questione dell’utero in affitto, la scrittrice Barbara Alberti passa ad una lunga riflessione sulla società contemporanea. “L’uomo è un animale suicida di cui scienza e tecnologia hanno anche moltiplicato la stupidità”. Una deriva che, però, non riesce a spiegare, sostenendo che “la responsabilità è della natura umana. Giovani, vecchi siamo tutte piccole formiche in balìa del mercato. Siamo consumatori, mica siamo uomini”.

I giovani, continua la scrittrice Barbara Alberti, sono arrabbiati e privi di valori perché “li abbiamo educati così. Stanno edulcorando il linguaggio perché deve finire tutto come nelle pubblicità. Tutto bene, rinnegando la tragedia umana”. Il problema, però, è che “questa censura sulla verità, sul linguaggio e sui fatti umani diventa una camicia di forza incredibile“. Concludendo, invece, passa ad analizzare l’attualità politica italiana, dominata per la prima volta anche da donne. Secondo Barbara Alberti sia Meloni che Schlein, hanno “vitalità, sincerità e voglia di fare. Qualcosa che molto raramente ho visto in politica. Non so cosa ne verrà fuori. Con tutte le facce da morti o da volpi che hanno attorno, in loro vedo due persone sincere e con grande voglia di lavorare“.