IL SENATO APPROVA LA LEGGE: DA OGGI L’UTERO IN AFFITTO È REATO UNIVERSALE. COSA SIGNIFICA

A più di un anno dal via libera alla Camera ora il ddl Varchi sull’utero in affitto come reato universale è divenuto legge: l’approvazione al Senato è giunta nel pomeriggio dopo le Comunicazioni della Premier Meloni e dopo l’ok del CdM alla Manovra di Bilancio. Sui 143 presenti (ma con soli 142 votanti), la maggioranza richiesta era di 72 senatori: il ddl contro la maternità surrogata è stato votato da 84 parlamentari, 58 sono stati invece i contrari e nessun astenuto.



Il testo siglato da Carolina Varchi, capogruppo FdI in Commissione Giustizia alla Camera, riprende di fatto il testo presentato a sua volta da Giorgia Meloni nella precedente legislatura poi interrotta dalle dimissioni del Governo Draghi: come noto, in Italia la maternità surrogata (GPA, o più volgarmente utero in affitto) è già reato per lo Stato dal 2004 tramite le modifiche apportate a suo tempo alla Legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. Il ddl presentato e approvato dal Centrodestra introduce un passo in più in quanto stabilisce per legge la possibilità di perseguire penalmente chi la GPA la pratica all’estero: l’intento insomma è di bloccare chi aggirava il divieto di utero in affitto andando a “comparsi” i figli con maternità surrogata nei Paesi esteri dove è consentito la Gestazione per Altri.



La modifica del comma 6 dell’articolo 12 nella Legge 40 istituisce con questo ddl Varchi che si possa perseguire con uguali pene vigenti i cittadini italiani che utilizzi la maternità surrogata all’estero: nello specifico, la pena prevista va dalla reclusione da 3 mesi a 2 anni con multe tra i 600mila e il milione di euro. Il divieto è posto, spiega il testo, in qualsiasi forma si realizzi, pubblicizzi o organizzi «la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità». Dopo mesi di discussioni e dopo la spaccatura del Centrosinistra che in Commissione al Senato ha visto dividersi l’area ex Terzo Polo con parte dei riformisti Pd rispetto all’ala più radicale del Partito Democratico (rappresentata dal responsabile Diritti del Nazareno, Alessandro Zan) che con M5s e la sinistra più estrema rivendica possibili aperture alla maternità surrogata.



COME CAMBIA LA CAMBIA LA LEGGE 40. IRA SINISTRA, LEGA: “GPA MERCIFICA I BAMBINI E SFRUTTA LE DONNE”

Con l’utero in affitto considerato ora reato universale anche fuori dall’Italia, spiega il vicepremier Matteo Salvini assai soddisfatto del Ddl Varchi approvato oggi in Senato, si mette fine al business «squallido miliardario che sfrutta le donne per fini economici e nei fatti mercifica anche gli stessi bambini». Per il capogruppo della Lega in Senato, Massimiliano Romeo, il provvedimento preso dal Governo – votato in maniera compatta da FdI, Lega, FI e Noi Moderati, con qualche voto arrivato anche da Gruppo Misto e opposizioni – arriva a vietare l’aggiramento della norma che già prevedeva il divieto assoluto di GPA nel nostro Paese.

La sinistra da Schlein in giù – con la segretaria che nell’ultimo anno ha dato risposte “ondivaghe” sul tema, non dicendosi apertamente a favore della maternità surrogata ma spiegando anche di essere contraria all’utero in affitto come reato universale – contesta la legge approvata dal Centrodestra: nei giorni scorsi il deputato Zan aveva partecipato al presidio di Famiglie Arcobaleno contro il Ddl Varchi rivendicando come quel testo fosse “fumo” per coprire i fallimenti del Governo sulla pelle di famiglie e bambini. Di contro, si dice soddisfatta l’associazione ProVita & Famiglia che da anni lotta contro la GPA o utero in affitto: per il portavoce Jacopo Coghe, la legge approvata dal Governo è un atto di civiltà e di umanità nei confronti di chi non deve essere trattata come una “fabbrica” di persone (la donna) e di chi invece diviene oggetto di compra-vendita come se si fosse in un supermercato (i bimbi). Si tratta, conclude Coghe, di un «capriccio ideologico» di chi vuole avere figli ad ogni costo e in ogni modo.