«Un essere umano non si vende e non si compra», sono durissimi i due “dioscuri” del neo-nato Governo di Spagna, Pedro Sanchez e Pablo Iglesias, parlando dell’utero in affitto: le “pance a noleggio”, chiamate esplicitamente così a Madrid, vedono un’inversione di tendenza culturale che, paradossalmente a sinistra, punta a retrocedere verso un divieto totale e duraturo per una gestazione “per altri” che invece da tempo alcuni ambienti culturali e politici di Spagna (come in Italia) richiedono con forza. Nel programma di Governo Socialisti-Podemos, l’esecutivo più a sinistra d’Europa – forse secondi solo all’Italia (M5s, Pd, LeU oltre ai centristi di Renzi) – ha posto con forza il proprio dissenso all’utero in affitto, ovvero quella tecnica di procreazione assistita con cui una madre porta a termine una gravidanza su commissione di altre persone che poi diventeranno i genitori. «Diciamo no perché questa pratica mina i diritti delle donne, soprattutto le più vulnerabili, mercificando i loro corpi e le loro funzioni riproduttive», scrivono Psoe e Podemos nel loro programma di Governo, come segnala Flavia Perina su Linkiesta in un largo approfondimento in merito. Non solo, Sanchez e Iglesias rilanciano «Agiremo contro le agenzie che offrono questa pratica sapendo che è vietata nel nostro Paese». La GPA, in Italia “nota” per i casi più famosi di Nichi Vendola e Cristiano Ronaldo, viene stroncata definitivamente dagli stessi “compagni di partito” dello stesso ex leader Sel: Sanchez e soprattutto il neo-comunista Iglesias definiscono indegna e illegale la pratica delle “pance a noleggio”.
LA SPAGNA VIETA L’UTERO IN AFFITTO E “SUPERA” ZAPATERO
C’era un tempo la Spagna di Zapatero “patria dei diritti e dei desideri” della comunità LGBT: oggi però, i suoi “eredi” Pedro Sanchez e Pablo Iglesias non sembrano seguire, almeno su quel fronte, le stesse mire. Il divieto sull’utero in affitto va infatti letto in questo senso e paradossalmente sono più i centristi di Ciudadanos a richiedere normative sulla gestazione per altri (GPA) che non la sinistra radicale a combattere per questa “battaglia”. Per il partito di Albert Rivera – che trova consensi anche in alcune, sporadiche, isole nel Partito Popolare – l’utero in affitto è una «forma di modernità»: «la tolleranza dei governi di centrodestra a consentire il proliferare di agenzie di intermediazione con Georgia e Ucraina, padrone di un mercato in grande espansione, così come si deve alla scelta di alcuni popolari miliardari della musica e dello sport – Miguel Bosé, Ricky Martin e Cristiano Ronaldo – la normalizzazione della pratica nel sentimento popolare», scrive ancora la Perina su Linkiesta informando sulle ultime tendenze viste in Spagna. Il passaggio verso l’Italia è immediato con il tema che, volenti o nolenti, a breve sbarcherà anche nei nostri confini: è a quel punto che sarà utile che tutte le forze politiche abbiano una linea unica e netta sulla questione.