Insieme con resilienza, uno dei termini più usati, spesso abusati, in questi ultimi mesi, soprattutto parlando di turismo, è sostenibilità. Una bella parola, che però quasi sempre nasconde solo pratiche plastic-free e poco altro. In realtà, la sostenibilità è una faccenda complicata e seria, che riguarda la sfera del rispetto per l’ambiente, del futuro del pianeta, del rapporto tra stili di vita e possibilità di conciliarli con le risorse disponibili nel tempo. Lo sa bene il gruppo TH Resorts, che l’anno scorso, proprio in piena pandemia, ha varato la misurazione dei criteri ESG (che si utilizzano per l’analisi di un investimento non solo da punto di vista puramente economico, ma anche per aspetti di natura ambientale, sociale e di governance), e dei 17 obiettivi delle Nazioni Unite, avvalendosi anche della collaborazione di Ada Rosa Balzan, forse la massima esperta italiana in materia, forte del suo algoritmo SI Rating, il primo al mondo a misurare la sostenibilità di un’azienda.
La sostenibilità in TH è insomma una pratica già ben frequentata in tutte le sue declinazioni. E raggiunge le sue massime applicazioni nei tre villaggi che il gruppo gestisce per il Touring Club Italiano, a La Maddalena, a Marina di Camerota e alle Isole Tremiti, strutture nate negli anni Sessanta con l’impegno di preservare la bellezza degli straordinari contesti naturali in cui sono inseriti, successivamente tutelati da tre Parchi Nazionali. Si tratta di strutture poco impattanti, totalmente integrate nell’ambiente, con una presenza umana discreta e sempre in secondo piano rispetto alla natura circostante: spazi dedicati a ospiti che condividono la stessa coscienza ambientale e contribuiscono attivamente alla salvaguardia dell’ambiente con buone pratiche di soggiorno sostenibile.
Nei tre villaggi ogni giorno si mantiene alta l’attenzione per l’ambiente anche attraverso piccole azioni, come la riduzione dello spreco dell’acqua, l’utilizzo di mezzi elettrici, il riciclo corretto dei rifiuti, il contenimento dell’inquinamento e l’educazione degli ospiti per la natura del territorio, sensibilizzando grandi e piccoli sulle tematiche ambientali e sulla tutela della biodiversità. Sono state sostituite le stoviglie monouso di plastica con quelle in materiale PLA 100% compostabile.
Le spiagge di La Maddalena e di Marina di Camerota sono anche “no smoking”, come la maggior parte delle aree comuni dei tre villaggi. Sono resorts con ambienti di silenzio, relax e libertà, dove dimenticare lo stress, rallentare, entrare in contatto con la natura, riscoprire il valore del tempo e il rapporto con le persone. Tutti atout che soprattutto i soci TCI e tanti altri repeaters conoscono bene, tanto da confermare le prenotazioni anno dopo anno.
“Il villaggio alle Tremiti aprirà il 4 giugno – dice Francesca Ghersinich, la manager TH che lo dirige -. Quest’estate, oltre a tutte le consuete attività, proponiamo anche il SUP (stand up paddle, la variante del surf in cui si sta in piedi su una tavola) e nuove offerte di escursioni a terra, come il GeoPuzzle, un viaggio alla scoperta delle peculiarità geologiche dell’arcipelago”.
“Noi a La Maddalena apriremo il 14 giugno – aggiunge Fabrizio Rizza, il direttore di TH che gestisce la struttura -. Per la prima volta, avremo un nuovo punto-escursioni all’interno della struttura, che gestirà tutte le esperienze mare e terra per i nostri ospiti, con un ventaglio di offerte messe a punto in collaborazione con la nuova società NausDream, che da quest’anno opererà anche nelle altre strutture TH. Abbiamo anche studiato settimane, con focus dedicati alla geografia e all’alpinismo”.
“Infine, a Marina di Camerota – aggiunge Francesco Quinto, il manager TH del resort – si tornerà operativi il 12 giugno, sempre con tutte le sicurezze ampiamente adottate già la scorsa estate, con ottimi risultati”.
Tre villaggi particolari, tre gioielli nascosti in altrettanti parchi naturali, sembrano rappresentare al meglio questa ripartenza 2021 del turismo, “l’occasione giusta per ripensarsi – come dice Giulio Lattanzi, direttore TCI, il club che da 125 anni si prende cura dell’Italia -: da una parte l’overtourism, dall’altra un turismo sostenibile, consapevole, che è l’obiettivo per cui da sempre noi ci battiamo. Non il consumo dei territori, ma una fruizione che li preservi. L’Italia dei territori è piena di possibilità da valorizzare, come facciamo ad esempio con le nostre Bandiere Arancioni, che certificano la qualità turistica ambientale. Serve stimolare una nuova cultura del viaggiatore e del turismo: bisogna che cresca l’una e che le strutture, e le infrastrutture, siano adeguate”.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI