Le vacanze degli italiani in questa inedita estate 2020, sono decisamente differenti rispetto al passato. La maggior parte dei nostri conterranei ha scelto l’Italia, e soprattutto, mete vicino a casa con un soggiorno possibilmente breve, il classico e mordi e fuggi, all’insegna del mare, del cibo e del green. Continua nel contempo la crisi delle città d’arte e come ricorda l’edizione online de La Stampa, vi sono ancora moltissimi indecisi, cosa decisamente insolita tenendo conto che stiamo ormai per entrare nell’alta stagione. Risultati che emergono da un’indagine effettuata dall’osservatorio Confturismo Confcommercio e Swg, secondo cui il 93% degli intervistati, un dato in crescita del 16% rispetto allo scorso anno, farà le ferie in Italia. Le mete privilegiate sono/saranno la Puglia, la Toscana e la Sicilia, mentre le città e i luoghi d’arte, di solito in vetta a quelle più visitate dai turisti, passano dal primo al quarto posto in classifica (-7% rispetto al 2019).
VACANZE 2020, IL 40% FARA’ SOLO UN WEEKEND
Chi invece volerà all’estero, sceglierà la Grecia, la Francia o la Spagna, nazioni solitamente molto in auge fra gli italiani, con l’aggiunta dell’Austria che va a sostituire l’Inghilterra, quest’anno poco visitata molto probabilmente per via della questione coronavirus. Quasi il 40% delle persone intervistate punta ad una vacanza di due o tre giorni al massimo e non troppo lontano da casa. Sono invece uno su due coloro che ipotizzano una settimana di ferie, ma sempre in una zona che non sia troppo distante dal paese d’origine. Rispetto ad un mese fa sono aumentati coloro che intendono fare le vacanze, un dato passato dal 35% di giugno al 38% attuale, mentre sono ancora tanti, ben il 39%, quelli che sono ancora dubbiosi sul da farsi. C’è poi un 19% che ha problemi economici, mentre solo il 36% degli intervistati ha dichiarato di aver già prenotato. «Finito il lockdown, la crisi continua – le parole di Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio, a La Stampa – mi auguro che il turismo che ha pubblicato oggi i dati dell’osservatorio sulla fiducia del viaggiatore di giugno, venga messo con urgenza al centro dei nuovi provvedimenti che Governo e Parlamento si apprestano a varare. E’ necessaria una cabina di regia sul turismo per programmare la ripartenza».