Onda su onda, non c’è ombra di bonaccia sul tempestoso fronte delle concessioni balneari. Pochi giorni fa si è tenuta in Consiglio di Stato un’udienza con un serrato confronto tra le parti in causa. Due i temi al centro del dibattito: la validità della pubblicazione all’albo che fisserebbe la scadenza delle concessioni al 2033 e la legittimità della possibile proroga al 30 settembre 2027, concordata con l’Unione europea e approvata dal decreto Infrazioni. “La legittimità di tale proroga ha visto la benedizione della massima carica dello Stato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha promulgato l’ultima la legge come risultante dall’accordo con la Ue concluso dal ministro Fitto”, hanno sottolineato i legali, come riferisce MondoBalneare.



La storia infinita, dunque, prosegue, mentre continua la mobilitazione della categoria e il calendario delle assemblee territoriali, “utili e necessarie non solo per evidenziare che non siamo assolutamente rassegnati, ma soprattutto che non siamo disposti a accettare una legge che riteniamo sbagliata, ingiusta e dannosa”, sostiene Antonio Capacchione, Presidente del Sindacato italiano balneari aderente a Fipe-Confcommercio.



Nel frattempo, lo scorso 25 novembre è stato varato un disegno di legge sulla “Valorizzazione della risorsa mare”, concentrato soprattutto sulla valorizzazione del turismo subacqueo attraverso la mappatura degli itinerari marini e l’individuazione di criteri di sicurezza e rilevanza paesaggistica, faunistica, archeologica e culturale. L’iniziativa intende anche introdurre nuove disposizioni in materia di coordinamento delle politiche del mare, definizione della zona contigua, navigazione da diporto, navigazione marittima e cantieristica, ambientale, culturale e di pesca, prevedendo apposite misure per le isole minori. “Non potrei essere più soddisfatta per la regolamentazione della prima disciplina sul turismo subacqueo, inserita nel ddl adottato in Consiglio dei ministri – ha commentato il ministro al Turismo, Daniela Santanchè -. Un passo fondamentale che dimostra, ancora una volta, quanto il Governo tenga in considerazione le esigenze del settore e il valore del dialogo. È un ulteriore chiaro segnale dell’impegno dell’esecutivo per le politiche del mare, il turismo sostenibile e la diversificazione dell’offerta turistica, rendendola così anche più sexy”.



Sempre il tema balneari-concessioni-Bolkestein sarà anche al centro di un appuntamento senza precedenti: nei primi mesi del 2025 a Roma si terranno gli “Stati generali del turismo balneare”, come ha annunciato Antonio Capacchione. Secondo quanto anticipato dal presidente del Sib, parteciperanno ai lavori rappresentanti istituzionali di ogni livello (nazionali, locali ed europei), ma anche i portatori di interesse sia del mondo imprenditoriale che di quello delle società no profit. “Perché un’errata applicazione della direttiva Bolkestein – ha sottolineato Capacchione – riguarda non solo gli stabilimenti balneari, ma tutte quelle attività che operano su demanio, dai ristoranti ai campeggi, dagli alberghi alle colonie degli istituti religiosi”. “Riteniamo che questo evento, il primo del genere in Italia, possa e debba costituire un momento importante di discussione, non faziosa e di confronto non preconcetto, per salvaguardare la balneazione attrezzata italiana, che costituisce un elemento di vantaggio competitivo del nostro Paese nel mercato internazionale delle vacanze. Bisogna evitare che siano prese decisioni sbagliate e dannose, che avrebbero come conseguenza quella di distruggere un modello di balneazione efficiente e di successo che il mondo ci invidia. Il comparto balneare costituisce la parte più preziosa del turismo italiano. La scorsa estate il mare è stato scelto da oltre il 57% dei vacanzieri, per cui ancora oggi vacanza è sinonimo di mare”.

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