Un Natale alla grande e un’estate 2024 alla grandissima. Almeno stando alle previsioni. Secondo AlbergatorePro (la società di formazione e consulenza del settore che ha presentato i risultati della sua indagine al vertice annuale degli albergatori), le camere già prenotate per il 25 dicembre sarebbero il 39%, dato che salirebbe al 44,75% per l’intera stagione invernale (+4,18% sul 2022), con picchi del 60% per il ponte dell’Immacolata e per San Silvestro, con un Adr (average daily rate, tariffa media giornaliera) tra dicembre 2023 e marzo 2024 sui 216 euro.
Madonna di Campiglio, Bormio e Cortina confermate le destinazioni più richieste per l’inverno, mentre la Riviera Romagnola sarebbe già praticamente in sold out per Capodanno. Sono solo previsioni, è vero, ma solidamente basate sui dati provenienti dai software gestionali di oltre 300 strutture. Strumenti che a oggi segnala l’occupazione provvisoria per dicembre al 49,5% (+7% sul 2022), con Adr a 240 euro. In gennaio il 51,3% delle camere è già venduto (+10,6%), in febbraio il 46,5% (+3,9%). Previsioni, insomma, ottime, che fanno sperare in un fatturato finale a oltre il +10% rispetto al 2022.
Spingendosi oltre, in queste nuove mode di anticipazione delle prenotazioni, emerge che già 9 italiani su 10 stanno programmando la prossima stagione, con molti vacanzieri che sceglieranno l’en plein air, i viaggi legati all’outdoor sempre più attraenti per le fasce dai 35 ai 54. Lo ha scoperto un recente studio di Enit con Human Company e Istituto Piepoli.
Un passo indietro: 4 italiani su dieci hanno programmato una vacanza in autunno o in inverno: il 28% si concentrerà nel periodo di Natale e il 21% in quello di Capodanno. La maggioranza resterà in Italia (65%), mentre gli altri opteranno per l’estero (20%) o per una combinazione di entrambi (12%). L’interesse ai viaggi autunnali e invernali è ancora più marcato se ci si concentra sulla vacanza outdoor: il periodo preferito rimane Natale (34%), seguito da Ognissanti e Capodanno, entrambi scelti dal 28%. Anche in questi casi a predominare sarà l’Italia (65%), un po’ meno distanziati estero (18%) e Italia ed estero (17%).
L’estate 2023, d’altronde, registrando dati significativi in termini di spesa e presenze, ha visto una decisa ripresa del turismo: sono oltre 34 milioni gli italiani che si sono concessi una vacanza durante i mesi estivi, dato in aumento del 10% rispetto al 2022. Il soggiorno medio, in particolare, è stato di 8 giorni. Un vacanziere su 5 ha scelto l’outdoor, dato in crescita rispetto allo scorso anno; in questo caso la durata del soggiorno ha superato gli 8 giorni. La motivazione principale, per la scelta della vacanza open air, per il 38% dei rispondenti è stata la possibilità di vivere una vacanza in libertà a cui si aggiunge anche il poter entrare in connessione con la natura scelto dal 22% delle persone. Il campeggio, in particolare, piace a un italiano su 4, ma rispetto al 2022 l’opinione è ulteriormente migliorata per il 9% dei rispondenti.
A livello di spesa, la tendenza è stata quella di un maggior investimento per l’outdoor: se la spesa media dei vacanzieri è stata di 1.575 euro, per la vacanza all’aria aperta si è speso il 22% in più arrivando a 1.918 euro. Per l’outdoor, in particolare, a prevalere è la fascia di spesa tra i 1.001 e i 2.000 euro (scelta dal 35% dei rispondenti) mentre per le altre forme di ricettività la maggioranza dei vacanzieri (39%) ha speso meno di 1.000 euro.
La ricerca Enit ha confermato luglio e agosto come i mesi principali delle vacanze italiane, scelti rispettivamente dal 38% e dal 49% dei rispondenti come periodo di svolgimento delle proprie ferie. Tra chi ha scelto una vacanza outdoor, tuttavia, si è assistito a un interessante sorpasso del mese di luglio che – in controtendenza con quanto registrato lo scorso anno – emerge come preferito, scelto dal 45% dei vacanzieri rispetto al 42% che ha optato per agosto. Tra le mete scelte dagli italiani per le proprie vacanze la preferita si conferma il mare, sia complessivamente (63%) che per i viaggi outdoor (60%). A contendersi il secondo posto ci sono poi le vacanze culturali, scelte dal 19% dei rispondenti, e la montagna, a breve distanza con un 17%. Chi ha vissuto l’outdoor, invece, oltre al mare si è concentrato di più sulle località montane (15%) e sulla vacanza rurale (15%).
Sul podio delle regioni preferite al primo posto si è posizionata la Puglia, scelta dal 13% dei viaggiatori; a seguire la Sicilia, con l’11% delle preferenze e, a breve distanza, la Toscana e l’Emilia-Romagna selezionate scelte dal 10% dei rispondenti. Per quanto riguarda i vacanzieri outdoor in Italia (75%) prediligono la Toscana, scelta dal 17% dei rispondenti, e a cui seguono la Sicilia (16%) e la Puglia (13%).
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