Archiviato un ponte dell’Immacolata che ha portato ottime soddisfazioni all’industria del turismo (occupazione camere tra il 75% e l’80%), l’attenzione adesso è tutta per Natale e Capodanno. Secondo Federturismo, sarà la neve la grande protagonista, preferita dal 44% degli italiani. Tra le altre destinazioni resistono alla grande le città d’arte: Roma, Firenze e Milano sempre più apprezzate dai turisti stranieri, che si stima saranno più di 5 milioni, in particolare francesi, inglesi e americani, che come formula di soggiorno continuano a prediligere gli alberghi dove pernottano per 3-4 notti. Quest’anno per le festività le presenze nelle strutture ricettive delle principali città cresceranno di oltre l’1,5% rispetto al 2022.
Per gli italiani che per festeggiare l’arrivo del nuovo anno decideranno di espatriare la scelta ricadrà, ancora una volta, sulle intramontabili metropoli europee con Barcellona, Parigi e Londra tra le favorite. Sul medio raggio si prediligerà il soggiorno al caldo che, a causa del recente conflitto tra Israele e Gaza, dirotterà i vacanzieri su Capo Verde e Canarie, compensando in parte il fisiologico calo del turismo verso il Medio Oriente e il Nord Africa.
L’Italia, comunque, secondo Federalberghi (su dati ACS Marketing solutions) mantiene il primato di destinazione preferita per gli oltre 19 milioni di italiani che hanno deciso di mettersi in viaggio in occasione delle festività natalizie. Aumenta la percentuale di coloro che intendono prolungare la vacanza fino a Capodanno (17,5%), continuano a tenere testa nel range delle opzioni le località di montagna, le città d’arte, il mare e i luoghi abituali non tanto distanti dalla propria regione; si spende di più, ma a causa delle difficoltà dovute all’aumento del costo della vita in realtà si tende a ridurre drasticamente le spese di alloggio, cibi e divertimenti. In questo quadro, il giro di affari globale previsto in occasione delle feste di fine 2023 raggiunge comunque la cifra di quasi 15 miliardi.
Se per i giorni di Natale la motivazione del viaggio riguarda circa 13,2 milioni di italiani ed è legata soprattutto al desiderio di ricongiungersi alle famiglie, scartare insieme i regali e rilassarsi restando vicini a casa, per il Capodanno si cerca soprattutto relax e divertimento, magari scegliendo di andare all’estero: dei 5 milioni e 900mila che hanno programmato la vacanza per il periodo di San Silvestro, l’8,3% infatti ha scelto di recarsi fuori d’Italia, principalmente nelle grandi capitali europee. “Lo scenario è quello di una ripresa, questo sì, ma dura – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca -. Perché non credo si possa sottovalutare il fatto che, tra coloro che hanno deciso di non partire, un buon 49,5% si è trovato di fronte a una scelta obbligata per motivi economici”.
L’indagine ACS evidenzia qualche distinzione tra i due periodi.
Natale. Saranno 13 milioni 253 mila gli italiani in movimento. Il 95% resterà in Italia contro un 5% che sceglierà l’estero. Tra chi rimarrà nel Belpaese, il 55,2% non uscirà dalla propria regione. La classifica delle destinazioni italiane preferite vede in testa la montagna (30,2%), seguita dalle città diverse da quella di residenza (23,4%), dalle località d’arte (19,9%) e dalle località balneari (17,4%).
Per la scelta dell’alloggio, resta in pole position la casa di parenti/amici (44,6%), mentre il 22,1% opterà per il comfort della struttura alberghiera. A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 7,3 notti fuori casa. Nel periodo del soggiorno dedicato alla vacanza natalizia, si effettuerà una spesa media pro capite di 871 euro (816 euro per chi rimarrà in Italia e 2.397 euro per chi andrà all’estero). La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata al viaggio (32,1%) e ai pasti (26,3%). Le spese di alloggio assorbiranno il 13,3% del budget e lo shopping il 14,9% del budget. Il giro di affari previsto sarà di 11 miliardi e 543 milioni di euro, con un incremento del 14% rispetto al Natale 2022. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando il periodo. Infatti, il 42,5% dei vacanzieri ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell’inflazione. La motivazione principale per la vacanza natalizia sarà la possibilità di raggiungere la propria famiglia (58,8%); il riposo e il relax (55%); il divertimento (24%) e l’abitudine (20,8%). Si è riscontrato un comportamento molto determinato sulle prenotazioni che sono state effettuate con largo anticipo: solo il 12,1% ha prenotato meno di un mese prima della partenza. Il 52,4% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 29,5% viaggerà in aereo e il 9,1% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (42%). Durante le festività, le attività dei viaggiatori consisteranno in passeggiate (57,4%), escursioni e gite (18,4%), eventi tradizionali e folkloristici (14,3%) ed eventi enogastronomici (13%).
Capodanno. Saranno 5 milioni 878 mila gli italiani che partiranno per Capodanno. Anche per la vacanza di fine d’anno la maggioranza (91,7%) sceglierà di restare nel Belpaese, scegliendo principalmente la montagna (34,1%), città diverse dalla propria residenza (25,4%) o località d’arte (20,1%). Il rimanente 8,3% opterà invece per l’estero, preferendo le grandi capitali europee (83,3%) e i parchi divertimenti europei (8,3%). L’alloggio preferito resta la casa di parenti/amici (per il 33,7% dei casi), mentre il 21,9% andrà in albergo. Si passeranno in media 4,3 notti fuori casa. Oltre un quinto dei vacanzieri (20,9%) allungherà la durata della vacanza grazie allo smart working. La spesa media pro capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà di 587 euro (555 euro per chi resterà in Italia e 980 euro per chi andrà all’estero). Per questo Capodanno il budget, in linea con lo scorso anno, si orienterà soprattutto sui pasti (27,1%), sul pernottamento (25%) e sul viaggio (23,4%). Allo shopping sarà riservato il 10,9%.
Per la vacanza di Capodanno si prevede un giro di affari pari di oltre 3 miliardi di euro (3 miliardi e 450 milioni), contro i 2 miliardi e 980 milioni dello scorso anno. Anche in questo caso, il risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo: il 52,1% dei vacanzieri ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza a causa dell’inflazione. Relax (49,7%) e divertimento (48,6%) saranno per gli italiani i principali motivi della vacanza in occasione del Primo dell’anno. Il 68,4% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 22,2% viaggerà in aereo e il 4,2% in treno. Anche per il Capodanno, la comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (66,2%). Riguardo ciò che gli italiani hanno in mente di fare una volta lontani dai ritmi del lavoro, al top vi saranno le passeggiate (38,9%), escursioni e gite (27,4%), eventi enogastronomici (21,5%) e tradizionali (19,4%). Se a Natale la vacanza non si discute (solo l’8,1% dei vacanzieri potrebbe rivedere i suoi piani in funzione delle previsioni meteo avverse), a Capodanno tale percentuale quasi raddoppia (15,3%).
I motivi principali che inducono il resto degli italiani a non effettuare nemmeno un pernottamento fuori casa Natale e/o Capodanno sono legati essenzialmente a ragioni economiche (49,5%). Seguono i motivi familiari (24%).
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