Guerre, inflazione, incertezze sul futuro, caro prezzi… Niente da fare: nonostante tutto per gli italiani le vacanze di Natale sono un bisogno insopprimibile, a conferma che anche travel e turismo meriterebbero uno scomparto del paniere che in economia rappresenta la spesa per famiglia media. Magari, viste le difficoltà, per queste festività natalizie aumenta il numero di chi sceglie di viaggiare anche grazie alla formula del Buy now pay later (acquista ora e paga dopo) e alla crescente possibilità di accedere a un finanziamento, sistemi che negli ultimi anni hanno favorito gli spostamenti di coloro che, altrimenti, in assenza di liquidità vi avrebbero rinunciato.
Secondo l’Osservatorio di Federturismo, saranno 8 milioni e 500 mila i vacanzieri che partiranno per Capodanno e l’Epifania, complice un calendario favorevole, a fronte dei 7 milioni e 700 mila dei giorni di Natale, con un 60% di prenotazioni effettuato in advance booking per assicurarsi i prezzi migliori. Chi partirà sceglierà innanzitutto le località di montagna, con in testa Cortina, Madonna di Campiglio e Courmayeur che, nonostante i costi elevati di soggiorno, vedono una crescita dell’1% di presenze tra italiani e stranieri. Seguono le città d’arte: Roma, Milano, Firenze, Napoli, Venezia, preferite dai turisti internazionali, innanzitutto statunitensi, francesi e spagnoli che pernotteranno in hotel in media 4 notti. In aumento dell’11% la spesa pro capite che raggiungerà i 600 euro.
Per i connazionali che per festeggiare l’arrivo del nuovo anno decideranno di recarsi all’estero la scelta ricadrà, ancora una volta, su Parigi e Londra, a cui si aggiunge quest’anno Vienna, dove ci sono le celebrazioni per i 200 anni dalla nascita di Strauss.
Per chi predilige il caldo torna in auge il Mar Rosso, con una crescita del 35% rispetto all’anno scorso, grazie anche a un buon rapporto qualità-prezzo, mentre sul lungo raggio Maldive, Thailandia, Zanzibar, Kenya, registrano il tutto esaurito. Continuano a essere grandi protagoniste le crociere anche se gli operatori, a causa dei conflitti internazionali, hanno dovuto diversificare l’offerta e proporre rotte alternative che vedono emergere l’Africa occidentale come nuovo prodotto.
Stime più alte arrivano da un’indagine Coldiretti/Ixè, che evidenzia una ripresa delle partenze rispetto allo scorso anno, quando l’inflazione aveva pesato sulle tasche delle famiglie.
Secondo quest’analisi predittiva tra Natale e Capodanno 11,5 milioni di italiani si metteranno in viaggio per trascorrere le feste fuori casa, con città, montagna e campagna in cima alla classifica delle mete più gettonate. La spesa media del viaggio a persona dovrebbe essere di 674 euro, con un incremento del 12% rispetto allo scorso anno. La durata media della vacanza si estende a sei giorni, con il 23% dei vacanzieri che trascorrerà al massimo tre giorni fuori casa, il 49% da quattro a sette giorni, il 21% da otto a quindici giorni, e il restante 7% ancora di più.
La soluzione di alloggio preferita per le feste sono le seconde case o le abitazioni di parenti e amici, indicate dal 44% dei vacanzieri, mentre chi non ha a disposizione l’alloggio gratuito si affida a hotel, bed and breakfast e agriturismi. Proprio in vista delle feste, rileva Coldiretti, anche le strutture agrituristiche hanno arricchito la loro offerta con servizi innovativi pensati per sportivi, appassionati di tradizioni, curiosi ed ecologisti, ma anche con attività culturali, oltre a esperienze del wellness e dei cammini.
Numeri ancora più alti arrivano da un’indagine svolta da Tecnè per Federalberghi, secondo cui per le festività natalizie e di fine anno si metteranno in viaggio 18 milioni e 300 mila italiani, la maggioranza dei quali – 16,9 milioni – resterà nel Belpaese mentre solo 1 milione e 400 mila di loro opterà per destinazioni internazionali. Coloro che si muoveranno per le sole vacanze natalizie saranno 7,6 milioni. A concedersi invece una vacanza “lunga”, che comprenda, cioè, almeno 11 giorni di festa, sarà una quota di 5,3 milioni di concittadini. Per il Capodanno saranno 4 milioni e 400 mila a mettersi in viaggio mentre circa un milione di viaggiatori si muoverà per l’Epifania.
Nella scelta delle destinazioni in pole position resterà la montagna, seguita dalle città d’arte e dalle località marine. Il giro di affari che questo movimento turistico produrrà a livello globale ammonterà a 14,7 miliardi di euro. “Quello del 2024 si è rivelato un calendario turisticamente felice per le festività natalizie – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca -. Che gli italiani continuino a prediligere il Belpaese non stupisce più: dal post covid in poi gli italiani hanno ricominciato a considerare il proprio Paese come meta privilegiata per le proprie vacanze. Viviamo con apprensione il fatto che il 35% di coloro che hanno rinunciato a viaggiare in occasione del Natale abbia motivato la propria scelta con la mancanza di risorse economiche. Il freno al movimento turistico interno sembra essere la diretta conseguenza dell’aumento del costo della vita. Una difficoltà che, più in generale, rende tutti gli italiani più parsimoniosi e dunque più attenti alle spese dedicate al viaggio”.
“Il dato rassicurante emerso dalla nostra indagine – ha concluso Bocca – è che 15,3 milioni di italiani hanno soggiornato almeno una volta in albergo nel corso dell’anno, ed il 96,6% ha espresso un giudizio positivo su tale esperienza, sottolineando l’elevata qualità dei nostri servizi. Una rilevazione ben augurante questa, che ci fa avvicinare al Natale con lo spirito giusto”.
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