Un’estate con 1,5 milioni di turisti e 3 milioni di pernottamenti in più rispetto all’estate 2023, con un grande incremento dei viaggiatori stranieri, di cui ci si attende un +5%. Lo sostiene Federturismo Confindustria.

“Nonostante il momento incerto dal punto di vista economico anche gli italiani (in crescita del 2% rispetto al 2023), seppur con un occhio al portafogli, non sono disposti a rinunciare alla vacanza. Si assiste però a un cambiamento dei trend di viaggio: i connazionali pur di risparmiare sono ricorsi alle prenotazioni anticipate e alla formula del buy now pay later, hanno accorciato il periodo di soggiorno optando, un italiano su tre, per i mesi meno cari di giugno e settembre e per strutture più economiche, sposando un approccio al viaggio basato sulla lentezza e la sostenibilità e, se possibile, fuori dalle rotte turistiche affollate. La crociera risulta il prodotto più venduto in agenzia e gli hotel rimangono la scelta più diffusa per l’alloggio (45%), nonostante si assista a un incremento dell’interesse per le case in affitto (30%) e per i viaggi in camper (6%)”.



Secondo il report di Federturismo, il mare si conferma la località di vacanza per eccellenza, con una preferenza per le acque di Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia, anche se le alte temperature del periodo hanno fatto registrare, in particolare a luglio, un’impennata di richieste per la montagna che segnala un +2% rispetto al 2023. Crescono sempre più gli italiani che, mossi dal desiderio di sfuggire al gran caldo e volendo concedersi una trasferta oltre confine, hanno scelto la Norvegia, la Svezia e l’Islanda, ormai mete che sfiorano arrivi record con incrementi anche del 22%. Stati Uniti, Giappone ed East Africa sono, invece, le destinazioni più richieste da chi dispone di un budget maggiore e ha più tempo a disposizione.



L’Italia anche quest’anno rimane in cima alle preferenze degli italiani e si conferma a livello europeo una delle destinazioni più attrattive per gli stranieri, in particolare per gli americani ad alto reddito che saranno i veri protagonisti di quest’estate (il 44% contro il 35% del 2023) seguiti da tedeschi, francesi e britannici. Saranno ancora una volta i turisti a stelle e strisce i big spender nelle località iconiche di Capri, Forte dei Marmi, Portofino, Taormina e Porto Cervo rappresentando anche il principale mercato di riferimento nelle città d’arte, prima fra tutte Roma in cui l’occupazione camere sfiora l’85%.



Altri dati previsionali arrivano da Demoskopika, istituto di ricerche che indica in oltre 18,2 milioni gli arrivi (+3,2% sullo scorso anno) e 85,6 milioni le presenze turistiche (+0,8%) previste ad agosto. La spesa per consumi turistici è stimata in 18,8 miliardi di euro (+4,7%). E, intanto, cresce l’inflazione turistica tendenziale: a giugno +3,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A spingere maggiormente la crescita del mercato estero sono soprattutto gli stranieri. Sono circa 6 italiani su 10 (il 59%), ovvero 30 milioni di persone, coloro che hanno in previsione una vacanza nel corso dell’estate, dato in aumento di 9 punti percentuali rispetto allo scorso anno, e sale dal 15% al 22% la quota di chi dichiara di voler vivere una vacanza outdoor.

Sul versante della dinamica dei prezzi, nel mese di giugno 2024 Demoskopika ha calcolato un tasso di inflazione turistica in aumento dell’1,2% su base mensile (inflazione congiunturale) e, come accennato, del 3,6% su base annua (inflazione tendenziale), dovuto in gran parte ai servizi ricettivi e di ristorazione che assorbono l’86% dell’incremento tendenziale dei prezzi.

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