L’operating italiano sembra godere di ottima salute. Finalmente, dicono gli operatori, che hanno subito in tempi recenti la concorrenza spregiudicata di siti web, motori di ricerca e via dicendo, in un’escalation del fai-da-te fondata nelle convinzioni di possibili risparmi, salvo nascondere neanche tanto velatamente i rischi di mancata protezione, di rimborsi miraggio e altre sorprese spiacevoli dietro l’angolo. Oggi l’osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi – l’associazione del Tour Operating italiano – traccia una panoramica sull’andamento delle prenotazioni delle vacanze estive 2024, dei comportamenti di acquisto e delle preferenze degli italiani nella scelta di viaggi e vacanze. E i dati confermano una stagione positiva, con ricavi in crescita del 5% rispetto al pari periodo del 2023, che era stato già un anno record per il turismo organizzato.
Molti consumatori hanno optato per la prenotazione anticipata, che consente un’ampia gamma di scelta e prezzi più convenienti, tanto che per l’estate 2024 la formula “Early Booking” rappresenta l’opzione di prenotazione più utilizzata. Un ulteriore strumento a disposizione dei viaggiatori per facilitare l’acquisto delle proprie vacanze, e che sta riscuotendo molti consensi, è il Buy Now Pay Later, che consente di dilazionare i pagamenti senza interessi.
“Le prenotazioni per l’estate 2024 – commenta Pier Ezhaya, presidente ASTOI Confindustria Viaggi – sono in crescita per tutti i nostri associati. Emerge, complessivamente, un andamento positivo contraddistinto da un significativo anticipo delle prenotazioni che si concentra tra dicembre e febbraio e che assicura la più ampia gamma di scelta ed i prezzi più interessanti. I viaggiatori cercano sempre più flessibilità ed esperienze segno che la domanda è in continua evoluzione e i tour operator si stanno adoperando per rispondere a nuovi bisogni e nuove esigenze. Dopo il rimbalzo post-pandemia del 2023 la domanda evidenzia qualche segnale di debolezza anche in virtù dell’inflazione che, pur essendo minore di quella degli anni precedenti, si fa comunque sentire sul budget vacanza degli italiani. In ogni caso il settore rimane in forte crescita e, pur adeguando le scelte per contenere gli impatti inflattivi, la vacanza si riconferma un bene primario e incomprimibile per gli italiani e ci induce a guardare con ottimismo al futuro”.
Le prenotazioni
Il flusso delle prenotazioni per la stagione estiva 2024 ha vissuto sostanzialmente tre fasi. Un elevato advance booking, che si è protratto da dicembre ’23 sino a fine febbraio ’24; una contrazione della domanda da marzo a maggio ’24; una ripresa delle prenotazioni in giugno. Si rileva una decisa attenzione ed elasticità al prezzo da parte degli italiani in fase di acquisto. I costi sono aumentati di circa il 5% e i prezzi hanno seguito questi incrementi. Relativamente al trasporto aereo, il caro voli è inevitabile conseguenza del ritardo nella consegna degli aeromobili da parte dei produttori e dell’aumento dei costi operativi, dalla manutenzione ai diritti di sorvolo, non ultimo del costo del carburante, sostiene ASTOI, ma si potrebbe aggiungere anche la volontà delle compagnie di ottimizzare le marginalità nei periodi di maggiore flusso.
Le esperienze
In estate si muovono in prevalenza famiglie e coppie, anche se aumentano le richieste dei viaggiatori singoli che scelgono viaggi di gruppo con accompagnatore, anche perché offrono tra i plus la condivisione di esperienze e affinità di interessi. Si conferma sempre importante la richiesta per la vacanza nei club; tuttavia, si assiste a una grande crescita delle prenotazioni per tour e viaggi itineranti con esperienze. Del resto, anche nei club aumenta la domanda per servizi integrativi e occasioni di scoperta nel territorio. I viaggiatori oggi desiderano aprirsi al mondo, incontrare persone del luogo, entrare in contatto con la cultura locale attraverso esperienze autentiche, spesso legate a passioni e interessi personali.
I costi
Il segmento famiglie si è mosso in anticipo. A fronte di un innegabile rialzo dei prezzi rispetto al pre-pandemia, gli aumenti dell’estate 2024 sono stati più contenuti rispetto all’anno scorso e non hanno privato le famiglie di ciò che ormai è divenuto un bene primario e incomprimibile come la vacanza. La reazione a una capacità di spesa ridotta si è tradotta indirizzando le scelte dei viaggiatori verso destinazioni più accessibili, categorie alberghiere leggermente inferiori, riduzione della durata del soggiorno, destagionalizzazione, con un aumento delle prenotazioni a giugno e a settembre, quando i prezzi sono più competitivi.
Si conferma in costante incremento la domanda del target alto-spendente che prenota con largo anticipo, è molto informato sulle destinazioni, richiede assistenza costante, itinerari ed esperienze inedite. Anche per soddisfare le esigenze di questo target, i tour operator sono i referenti più adatti, grazie al know-how in termini di conoscenza del prodotto, del territorio e dei servizi proposti e per i consolidati rapporti con i fornitori.
I soggiorni e le mete
La durata media delle vacanze prenotate dagli italiani nell’estate 2024 è di 8,5 giorni per i soggiorni balneari e 11 giorni per tour e viaggi itineranti. La spesa media a persona si attesta intorno a 920 euro per corto e medio raggio in format “No Frills” e 1.140 euro con format club e villaggi; per quanto riguarda il lungo raggio 2.400 euro per vacanze mare con format club e villaggi e 3.600 euro per viaggi su misura. In Italia le mete più richieste sono Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia. In particolare, per la Sardegna, l’isola più desiderata, i prezzi elevati hanno rallentato, sinora, le occupazioni di agosto. Il Mediterraneo beneficia della flessione registrata dall’Egitto, a favore di maggiori flussi verso Grecia, Baleari e Tunisia. Il Nord Europa, in particolare Islanda e Norvegia, richiama molti viaggiatori che scelgono viaggi itineranti e un intenso contatto con la natura. Per quanto riguarda il medio raggio il Mar Rosso si conferma una destinazione sempre molto richiesta, nonostante il conflitto in Medio Oriente abbia determinato una contrazione delle prenotazioni del 20% rispetto all’estate 2023, a favore di Capo Verde e Mediterraneo che conquistano quote di mercato. Il lungo raggio vede in testa Stati Uniti, il Giappone, l’Indonesia, l’East Africa con Tanzania, Kenya e Madagascar.
Stilando una sorta di classifica, Giappone ed East Africa hanno segnato un boom di richieste, a fronte di destinazioni in calo come Giordania e Israele. La stagione estiva è tradizionalmente quella più richiesta per le crociere di durata media di una settimana. Tra le mete preferite spicca il Mediterraneo occidentale, seguito dal Mediterraneo orientale, con la Grecia come destinazione prediletta, oltre alle crociere in Nord Europa, che includono i fiordi norvegesi, oppure quelle di due o tre settimane sino alle isole Lofoten, Groenlandia, Islanda e Regno Unito.
I viaggi studio
Non manca all’appello il segmento viaggi studio. Le prenotazioni sono state fortemente anticipate, concentrandosi fra ottobre-novembre 2023 e marzo-aprile 2024, perché il focus target è composto da studenti minorenni che viaggiano in gruppo e che necessitano di massime garanzie, oltre a un’accurata programmazione. Tra i servizi più richiesti dalle famiglie rientrano la certificazione linguistica, i PCTO (percorsi per competenze trasversali e orientamento) e la possibilità per i ragazzi di praticare sport. La lingua più gettonata si conferma quella inglese, da studiare soprattutto in Gran Bretagna, Irlanda, Malta, Stati Uniti, Australia e Canada; seguono lo spagnolo, il francese, il tedesco, mentre tra le novità spiccano i corsi di lingua giapponese.
La durata dei viaggi si attesta intorno alle due settimane, in cui si alterna lo studio della lingua alla scoperta del territorio, arricchita da esperienze ludiche, visite guidate ed escursioni.
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