“Il nostro carosello è andato, sta andando benissimo”. Il carosello in questione non è il vecchio contenitore di pubblicità che precedeva il confino a letto dei bambini, ma il Dolomiti Superski, il maggiore consorzio sciistico del mondo, 1246 chilometri di piste frazionate in 12 ski-area, sparse tra le più belle montagne del Triveneto. E il bilancio è di Andy Varallo, il Presidente.



Dunque, Varallo, tutto bene?

Gli sciatori sono numerosi e tutto è proceduto senza particolari intoppi. Il bel tempo ha aiutato non poco, consentendo la ristorazione in quota anche su spazi aperti, al sole. Le affluenze sono state elevate, con solo qualche flessione in coincidenza con le incertezze prima del varo delle nuove normative anti-Covid. Dopo di che tutto è tornato a procedere spedito: abbiamo rafforzato i controlli, anche aggiungendo altri steward a quelli già impegnati nel fluidificare le eventuali code.



Code che però il vostro ski-green pass ha potuto scongiurare.

Davvero. È stata una trovata davvero azzeccata, quella di agganciare il certificato verde al nostro pass elettronico per accedere agli impianti: si è raggiunto lo scopo di accelerare le procedure di vidimazione evitando assembramenti. E gli sciatori hanno certamente apprezzato. Io li voglio ringraziare davvero tutti, vacanzieri e sportivi che hanno dimostrato spesso un rigore anche superiore a quanto richiesto dai protocolli. A dimostrazione che ci si può davvero concedere qualche giorno sulla neve in sicurezza, Covid o non Covid, come ha detto recentemente a questo giornale anche il presidente di TH Resorts, Graziano Debellini. Il suo gruppo sta portando avanti una stagione positiva, e noi altrettanto, nel rispetto delle regole e della sicurezza. Insomma, volendo si può.



Dunque nessun problema per il Dolomiti Superski?

Solo uno, direi: la colorazione dei territori stabilita dall’RKI, il Robert Koch-Institut tedesco, che a un certo punto ha autonomamente dipinto tutta l’Italia in rosso, cioè a rischio, spingendo i turisti tedeschi che avevano scelto le nostre piste ad andarsene in fretta, visto che altrimenti al rientro in patria avrebbero dovuto affrontare una quarantena di cinque giorni, con bambini confinati a casa e tutti i problemi conseguenti.

Per i turisti italiani, invece?

Nessun problema, loro sono rimasti. E adesso, dal prossimo 10 gennaio, potranno contare anche dall’entrata vigore dell’obbligo del Super Green Pass, che praticamente tutti vedono quale ulteriore strumento di sicurezza, per sé e per gli altri. Ma voglio ricordare anche che dall’1 gennaio sono entrati in vigore anche gli obblighi di casco per i minorenni, dell’assicurazione rc contro terzi per gli sciatori e il divieto di praticare sport invernali in stato di ebbrezza. Sulle piste, insomma, in una sicurezza che non s’era mai vista prima. Più di così…

(Alberto Beggiolini)

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