“Noi abbiamo predisposto tre protocolli, da adottare secondo situazioni e necessità: dalle misure più basic a quelle più drastiche, fino alla chiusura totale. Gli scenari sono stati elaborati dal tavolo trentino di tutta la filiera del turismo invernale, dai rifugisti agli albergatori, dalle scuole sci agli impiantisti. Le nostre regole, i nostri protocolli aspettano adesso la vidimazione della Provincia e, in teoria, anche un via libera da Roma, che ancora non ha elaborato nessuna direttiva per le nostre attività. E quindi le incertezze continuano, mentre ogni giorno arrivano segnali scoraggianti dalla soppressione dei mercatini natalizi di Trento e Bolzano, e siamo oramai vicini alla data in cui dovremmo iniziare ad innevare, un impegno parecchio oneroso, che stiamo per affrontare al buio”. A parlare è Cristian Gasperi, vicepresidente di Anef Trentino, l’associazione degli esercenti funiviari, aderente a Confindustria, direttore generale di Funivie Folgarida Marilleva Spa e consigliere dell’Azienda per il Turismo Val di Sole Spa, di Pejo Funivie Spa, del Consorzio Skirama. L’intera area comprende tre località collegate (Pinzolo, Madonna di Campiglio e Folgarida Marilleva), per 156 chilometri di piste, 58 impianti di risalita, 108 piste e 4 snowpark, con 1600 generatori di neve, 42 mezzi battipista e tre team di snowmaker. La skyarea di Campiglio conta le Dolomiti di Brenta, la Val di Sole e la Val Rendena. In particolare, Folgarida Marilleva (in Val di Sole) propone 42 piste per 62 chilometri, con 25 impianti.
Quando è previsto il via all’innevamento?
Dai primissimi giorni di novembre. Con l’utilizzo di 500 mila metri cubi di acqua, per un milione di metri cubi di neve su ogni comprensorio. Abbiamo anche avviato gli interventi preliminari alla realizzazione di un bacino di accumulo di 200 mila metri cubi di acqua, che sarà ultimato il prossimo anno, per un perfezionamento dell’innevamento programmato e assolutamente naturale, acqua e aria e nient’altro.
Così, comincerete senza nessuna certezza?
Sembra di sì. L’ultimo Dpcm non prevede nulla per quanto ci riguarda, ma sappiamo bene che è impossibile oggi prevedere quale sarà la situazione di domani. Stiamo vedendo la situazione deteriorata in Polonia, Belgio, Francia, Austria, Germania. Due dei nostri mercati nazionali di riferimento, Lombardia e Lazio, sono in testa ai contagi. Non è una situazione tranquilla. È vero però che noi arriviamo da un’estate trascorsa in sicurezza, grazie alle misure adottate. Qualche direttiva omogenea per i territori, che tracciasse norme generali per poter lavorare, sarebbe… utile. E invece il nostro comparto sembra essere stato dimenticato: non abbiamo ricevuto nessun sussidio, non possiamo accedere a nessuna assicurazione (al contrario dei turisti, per i quali sono previste polizze per ogni tipo di rinuncia al soggiorno) e non possiamo contare su nessun regolamento certo dello Stato.
In ogni caso, per quanto vi riguarda siete pronti per la nuova stagione?
Certo. Il ghiacciaio del Tonale aprirà già il primo weekend di novembre, poi via via tutti gli altri comprensori. Campiglio dovrebbe inaugurare il 5 dicembre, ma se le condizioni saranno adatte si aprirà anche prima. Per quanto riguarda la sicurezza sanitaria, oltre ai gel, ai distanziamento, alle mascherine, il Consorzio che riunisce 8 comprensori sciistici trentini (Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta con Madonna di Campiglio, Folgarida Marilleva e Pinzolo, Skiarea Pejo3000, Pontedilegno-Tonale, Paganella Ski, Alpe Cimbra e Monte Bondone) ha previsto l’acquisto on-line di qualsiasi skipass, con un risparmio fino al 10% sul listino. È allo studio anche un’app che aiuterà a gestire le code.
Misure anti-Covid a parte, ci sono novità?
Sicuro. Ad esempio la nuova cabinovia Fortini Pradalago a Madonna di Campiglio e il bar ristorante Alpe Daolasa 2045 a Folgarida Marilleva. C’è poi un nuovo gioiello: la cabinovia Fortini-Pradalago. Con una portata pari a 3.600 persone/ora e una velocità di 6 metri/secondo, il nuovo impianto Doppelmayr classe D-Line a 10 posti si sviluppa su una lunghezza di 2.432 metri e un dislivello di 456 metri. E ancora la riqualificazione del ristorante bar all’arrivo della Telecabina Daolasa 2: l’edificio sarà dotato di due scale mobili, che consentiranno di accedere ai locali con più facilità, di un’ampia terrazza panoramica vista Dolomiti di Brenta, con oltre 400 metri quadrati di superficie, e di un bar – chiosco all’aperto per l’Après Ski in quota. Infine l’allargamento e la sistemazione dello Skiweg Malghet Aut (n. 18), della pista delle Rocce (n. 9) e della pista Panoramica (n. 7), che saranno dotate anche di un modernissimo sistema di innevamento.
(Alberto Beggiolini)