I bambini tra 5 e 17 anni con asma incontrollato devono essere tra i primi vaccinati per quanto riguarda questa fascia d’età. È questa la conclusione raggiunta da uno studio scozzese condotto tra marzo 2020 e luglio 2021, i cui risultati sono stati pubblicati su The Lancet Respiratory Medicine. La ricerca condotta da esperti delle Università di Edimburgo, Glasgow e Strathclyde evidenzia che queste categorie sono a maggior rischio di ricovero ospedaliero per Covid e, quindi, «dovrebbero essere considerati con priorità per le vaccinazioni». Per i ricercatori le attuali raccomandazioni del Regno Unito per la vaccinazione Covid a tutti i 12-17 anni dovrebbero ora essere ampliate per includere i bambini con asma scarsamente controllata di età pari o superiore a 5 anni, circa 109.488 nel Regno Unito. Per quanto riguarda la Scozia, si tratta dunque di vaccinare 9.124 bambini. Parliamo, infatti, di un rischio da 3 a 6 volte superiore rispetto ai bambini sani della stessa fascia d’età o con asma controllato.



“IMPORTANTE VACCINARE BAMBINI”

«La nostra analisi fornisce la prima prova nazionale del rischio di ricoveri per il Covid-19 tra i bambini in età scolare con marcatori di asma incontrollato», ha dichiarato il professor Aziz Sheikh dell’Università di Edimburgo. Si tratta peraltro di esiti importanti per quei contesti dove il livello di inquinamento è alto e quindi i sintomi dell’asma possono peggiorare. Ma questo studio evidenzia anche la necessità di tenere sotto controllo l’asma nei bambini che ne soffrono, «perché così si riduce notevolmente il rischio di ricovero in ospedale per il Covid», ha chiarito il professor Sheikh. Inoltre, «vaccinarli offre un ulteriore importante livello di protezione da gravi esiti di Covid». Invece il dottor Ting Shi dell’Università di Edimburgo, co-autore dello studio, ha dichiarato: «Anche se il Covid tende a colpire i bambini meno gravemente degli adulti, i nostri risultati sottolineano l’importanza di monitorare attentamente questi bambini se si infettano e di garantire che prendano regolarmente i farmaci e aabbiano un piano d’azione aggiornato per il trattamento dell’asma». Ma ritiene che servano ulteriori ricerche per indagare i meccanismi sottostanti che predispongono i bambini a questi maggiori rischi di ricovero per il Covid.



I DETTAGLI DELLO STUDIO SCOZZESE

Su richiesta del Joint Committee on Vaccination and Immunisation (JCVI) del Regno Unito, i ricercatori hanno esaminato i dati della piattaforma di segnalazione Early Pandemic Evaluation and Enhanced Surveillance of COVID-19 (EAVE II) in Scozia tra il 1° marzo 2020 e il 27 luglio 2021 per identificare quali bambini con asma erano a maggior rischio di Covid grave, ospedalizzazione entro 14 giorni da tampone molecolare, o morte per qualsiasi causa entro 28 giorni da un test positivo per coronavirus. In totale, 752.867 bambini di età compresa tra 5 e 17 anni sono stati inclusi nell’analisi. Lo studio ha scoperto che i bambini tra i 5 e i 17 anni con asma scarsamente controllato avevano più probabilità di essere ricoverati con Covid (548 ricoveri con Covid per 100mila bambini), rispetto ai bambini con asma ben controllata (94 ricoveri per 100mila bambini), o senza asma (55 ricoveri per 100mila bambini). Analisi simili sono state condotte usando il trattamento con uno o più cicli di steroidi orali (un farmaco comunemente usato per trattare gli attacchi d’asma). I bambini di 5-17 anni con asma incontrollata avevano maggiori probabilità di essere ricoverati a causa del Covid (94 e 231 ricoveri per 100mila bambini per uno e due cicli rispettivamente) rispetto ai bambini senza asma (54 ricoveri per 100mila bambini). I ricercatori hanno, dunque, scoperto che i bambini che erano stati recentemente ricoverati con l’asma avevano sei volte più probabilità di essere ricoverati in ospedale con Covid rispetto a quelli senza asma, mentre i bambini che erano stati recentemente curati con steroidi orali hanno affrontato un rischio tre volte maggiore di ricovero a causa del Covid.