La pandemia Covid ha stravolto la nostra società sotto diversi punti di vista, ma per il primo ministro della Nuova Zelanda Jacinda Ardern ha anche creato una divisione. Ora si può parlare di due classi sociali, quella di vaccinati e quella di non vaccinati. Per questi ultimi la vita è destinata ad essere diversa a detta della Ardern, che sta valutando restrizioni per loro, come del resto accade in Austria. «Se volete l’estate, se volete andare ai bar e ristoranti, se volete tagliarvi i capelli, allora vaccinatevi. Se volete andare a un concerto o a un festival, vaccinatevi. Se volete andare in palestra, o agli eventi sportivi, vaccinatevi», ha dichiarato brutalmente Jacinda Ardern, come riportato da NZ Herald. Ma dal suo punto di vista è un atteggiamento pragmatico, perché c’è una campagna vaccinale da accelerare.



Il primo obiettivo è raggiungere il 90% di copertura della popolazione vaccinabile, contestualmente si sta lavorando alla vaccinazione dei bambini. Sono 750mila quelli al di sotto di 12 anni. La Pfizer deve ancora richiedere l’approvazione dell’ente regolatori Medsafe per questo gruppo di età, ma la Ardern si aspetta che accada a breve. Con una maggiore copertura vaccinale ci sarebbero meno restrizioni in Nuova Zelanda.



“NO VAX UN PERICOLO PER I VACCINATI”

«Voglio solo assicurarmi che tutti abbiano la protezione fornita da quel vaccino… Allo stesso tempo restituisco la possibilità di muoversi alle persone che sono vaccinate e stanno aspettando di potersi muovere di nuovo. Questo è l’equilibrio che stiamo cercando di raggiungere», ha spiegato Jacinda Ardern, come riportato da NZ Herald. Peraltro, non esclude nuovi interventi per rendere gli obiettivi raggiungibili. A tal proposito, intende fare una prima valutazione il mese prossimo. «Gli individui non vaccinati rappresentano ancora un rischio per i vaccinati. Più individui non vaccinati abbiamo, più è probabile che il Covid possa diffondersi e raggiungere anche i vaccinati, e influenzare anche i servizi per i vaccinati», ha aggiunto il primo ministro della Nuova Zelanda, il cui approccio sta destando delle perplessità.



Nel Paese, infatti, sono ancora attive delle misure molto restrittive. Ad esempio, Auckland dovrebbe restare “chiusa” a nuovi ingressi e uscite fino a quando non arriverà al 90% di vaccinati per il timore che si diffonda la variante Delta. A tal proposito è stato adottato un sistema a semaforo al posto dei livelli di allarme. L’auspicio è di consentire agli abitanti di Auckland di potersi spostare entro Natale, ma non è affatto scontato.