Prosegue la campagna vaccinale in Italia con l’obiettivo di raggiungere 500 mila somministrazioni al giorno. Ma attenzione alla bufera dietro l’angolo: la vaccinazione di massa dei migranti. Intervenuto martedì in audizione al Senato, il generale Domenico Ciotti, braccio destro del commissario Francesco Figliuolo, ha spiegato che la struttura è al lavoro, insieme ai ministeri di Salute e Interno, per intervenire anche per gli stranieri.
Oltre agli italiani residenti all’estero e attualmente in Italia, sono in corso le discussioni per somministrare il vaccino anti-Covid ai migranti regolari e non: come riportato dai colleghi di Libero, nella riunione al ministero delle Finanze si è parlato di coinvolgere anche i centri profughi.
“Vaccinazione di massa per migranti”
Libero ricorda che nei centri profughi risiedono i richiedenti asilo in attesa di essere riconosciuti come rifugiati, ma solitamente i due terzi delle richieste vengono respinte. Migranti irregolari, dunque, che presto potrebbero ricevere il vaccino anti-Covid. Il quotidiano diretto da Pietro Senaldi ricorda che attualmente in Italia ci sono 562 mila migranti senza le carte in regola e che già Domenico Arcuri aveva prospettato l’ipotesi di vaccinare gli stranieri che «attraversano le nostre strade». Fratelli d’Italia ha annunciato che presenterà un’interrogazione per fare chiarezza sulla vicenda, ecco il commento di Marcello Gemmato: «Se proprio dobbiamo trovare una categoria a rischio, penserei a tutti i lavoratori degli alimentari e dei servizi di prossimità. I cassieri entrano in contatto con centinaia di persone al giorno. Rischiano loro e potrebbero diventare veicolo di infezione».