In materia di vaccini, era lecito attendersi un incremento nel numero delle prenotazioni nelle ore successive all’annuncio dell’obbligatorietà del Green Pass dal prossimo 6 agosto, ma in pochi avrebbero potuto ipotizzare un’impennata come quella a cui si è assistito nella giornata di venerdì 23 luglio 2021, quando le adesioni hanno fatto segnare un incredibile +20% rispetto alle 24 ore antecedenti. Addirittura, tale incremento è giunto sino al 200% nelle regioni più piccole del Belpaese. Di fatto, ieri si è arrivati a 250mila nuovi prenotati, con gli aderenti che sono aumentati di un quinto.



È probabile che in tale cifra siano contemplati non tanto i no vax più estremisti, quanto piuttosto coloro che sono definiti “esitanti” e che, fino a questo momento, avevano preferito attendere prima di prenotare. Stando ai dati raccolti da “Il Corriere della Sera”, in poche ore nel Lazio si è giunti a 55mila nuove prenotazioni, numero migliorato dalla Lombardia (+62mila). E ancora: +20mila nel Veneto, +22-25mila in Emilia-Romagna, +13mila in Toscana, +9mila in Campania, +20mila in Piemonte e +9mila in Liguria. Per quanto concerne la Puglia, le prenotazioni sono triplicate rispetto al giorno precedente, mentre in Basilicata, Umbria, Marche, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna sono raddoppiate



BOOM PRENOTAZIONI VACCINI, MA ORA C’È IL NODO DATE

A questo punto, con questo trend nelle prenotazioni dei vaccini in Italia, l’obiettivo fissato dal Governo (80% degli italiani vaccinati entro fine settembre) sembra davvero a portata di mano, dopo che la flessione registrata in questo mese nella curva vaccinale aveva ridotto l’ottimismo. Tuttavia, il problema principale adesso è rappresentato dalle date per le inoculazioni dei sieri anti-Covid, in quanto, se nelle regioni italiane meno estese e meno abitate è probabile che la prima dose possa essere somministrata nell’arco di sette giorni, è altrettanto verosimile che in quelle in cui la popolazione è maggiore essa slitti a dopo Ferragosto.



Anche perché, in questo contesto, non vanno dimenticati i richiami programmati. Fortunatamente, le forniture non mancano: secondo quanto riferito dal portale governativo, al momento sono disponibili all’incirca 2,6 milioni di dosi Pfizer e Moderna oltre a 850mila di AstraZeneca e 900mila di Janssen. Inoltre, sono previsti 3,5 milioni di dosi a settimana di nuove consegne, che dovrebbero consentire di mantenere inalterato il target delle 500mila somministrazioni quotidiane.