Report Aifa a tutto tondo sui vaccini anti-Covid, numeri importanti per analizzare gli effetti dei farmaci nella battaglia contro il virus. Uno dei dati più significati, nonché dibattuti dall’inizio della campagna, è quello legato a morti ed eventi avversi: ebbene, secondo il rapporto sono 22 i morti considerati correlabili al vaccino su 108 milioni di somministrazioni. In buona sostanza, un decesso ogni 5 milioni di dosi.



Nella sua analisi, Aifa ha messo in risalto che i decessi osservati per i vaccini sono nettamente inferiori ai decessi attesi, non v’è quindi «alcun aumento del numero di eventi rispetto a quello che ci saremmo aspettati in una popolazione simile ma non vaccinata». Entrando nel dettaglio, 10 morti sono avvenute per trombosi legate ai vaccini a mRna, mentre negli altri casi si è trattato di «fallimenti vaccinali» o «eventi sistemici» su pazienti fragili.



VACCINI ANTI-COVID, IL REPORT DI AIFA

Lo studio di Aifa ha poi acceso i riflettori sugli eventi avversi legati ai vaccini anti-Covid, in totale quasi 118 mila in Italia, per la precisione 117.920. Il tasso di segnalazione si attesta a 109 ogni 10 mila dosi somministrate. In prevalenza le segnalazioni riguardano il farmaco di Pfizer (68%), anche perché il più utilizzato nel Paese. Poi troviamo i vaccini di Astrazeneca (19,8%), Moderna (10,8%) e Johnson&Johnson (1,4%). Secondo quanto evidenziato dall’Agenzia italiana del farmaco, l’83,7% è riferita a eventi non gravi. Per quanto concerne la tipologia, la stragrande maggioranza ha segnalato febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. Tra gli eventi avversi gravi, invece, troviamo la paralisi del nervo facciale, le miocarditi e lo shock anafilattico. Infine, per quanto riguarda i più giovani tra i 5 ed i 16 anni, sono state annotate 28 segnalazioni ogni 100 mila dosi.

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