8 milioni di italiani contrari ai vaccini, 2 su 10 addirittura “no vax”: l’esito di un sondaggi diffuso e commentato sul Quotidiano Nazionale da Antonio Noto scuote l’opinione pubblica nel momento in cui, complice la variante Delta in diffusione, l’urgenza di accelerare la campagna vaccinale si scontra con le resistenze di alcune fasce di popolazione ancora restie all’immunizzazione con sieri anti-Covid.
53milioni di prime dosi, il 36% di vaccinati completi con seconda dose tra gli over-12 eppure occorre andare più spediti: gli studi EMA infatti dimostrano che con entrambe le dosi la variante ex indiana è di fatto “innocua” e anche solo una dose comunque evita nella maggior parte dei casi ospedalizzazioni e decessi. Serve dunque proteggere i più “fragili” ma non tutti si dicono pronti a farlo: le ritrosie, spiega Noto, sono purtroppo ancora tantissime. «Un complotto», oppure «vengono nascosti gli effetti collaterali» o ancora «paura per la salute»: tante le motivazioni che portano, secondo il sondaggio, 8 milioni di italiani ancora a dire “no” al vaccino.
VACCINI, IL SONDAGGIO DI NOTO
Secondo l’ultimo report settimanale Iss-Ministero della Salute, sono circa 2,6 milioni gli over 60enni che a oggi non hanno richiesto neanche la prima dose di vaccino: spiega Noto sul QN, «in generale, comunque, circa il 18% della popolazione adulta, equivalente a 8,5 milioni di soggetti, già dai mesi scorsi ha dichiarato nei nostri sondaggi l’intenzione di non vaccinarsi, quindi quasi un terzo dei non vaccinati ha una età maggiore di 60 anni». I dati del sondaggio mostrati vedono 2 italiani su 10 di fatto “no vax”: per il 68% di loro, addirittura, il rifiuto delle dosi avviene perché ritengono che «vengono nascoste informazioni sugli effetti collaterali». Se l’82% degli italiani si dice favorevole al vaccino e l’ha fatto/lo farà, il dato è molto diverso tra under e over 50: i giovani al 90% non hanno alcun problema con le dosi, mentre sopra i 50 anni ben il 30% si dice “no vax” o comunque dubbioso sull’efficacia del siero. Tra gli anti-vaccino, tra l’altro, il 68% pensa sia del tutto inefficace contro la pandemia: come emerso poi nelle ultime settimane, le frange di no vax sono presenti dovunque, anche tra gli stessi sanitari. È notizia di ieri dei 300 medici e operatori sanitari della Lombardia che si schierano contro la legge sull’obbligo vaccinale facendo ricorso al Tar, «Misura incostituzionale. Insufficiente la sperimentazione sui sieri». Il problema, insomma, è molto serio e non può essere derubricato solo come una “goliardata” di chi pensa al “complotto”: i dubbi ci sono, spetta alla scienza e ai risultati (finora raggiunti) a dover convincere l’intera popolazione.