“Pre-Occupiamoci della meningite” è un progetto editoriale di sensibilizzazione ideato e promosso dal Gruppo Adnkronos con il supporto di Gsk Italia: esso, mettendo insieme le voci di un gruppo di esperti, punta a sottolineare quanto siano necessari i vaccini, dati i rischi che tale malattia può portare in bambini e adulti fragili. Il rischio, infatti, in questo periodo, è di trascurare le vaccinazioni per le malattie batteriche invasivee per altre patologie, mentre parallelamente il dibattito sui sieri contro il Covid-19 va avanti vigoroso.
“Negli ultimi anni, specialmente in età pediatrica ma anche tra gli adulti, sono aumentate le malattie batteriche invasive, cioè principalmente quelle causate da meningococco e pneumococco e, in minor misura ma sempre persistenti, quelle da Haemophilus influentiae”, questo l’allarme lanciato da Carlo Tascini, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, ad Adnkronos. “Esse solto frequenti nei bambini ma anche negli adulti fragili, possono, infatti, in pochissime ore portare a conseguenze devastanti, come la porpora fulminante. La vaccinazione contro queste malattie è necessaria e nessun passo indietro deve esser fatto”.
“Vaccini anti meningite necessari”, l’appello degli esperti
Gli esperti hanno dunque rivolto un appello alla popolazione in merito alla somministrazione dei vaccini anti meningite, che sono ritenuti necessari dalla comunità scientifica. “Questo continuo parlare della vaccinazione anti covid sta determinando un clima di insicurezza nei confronti di vaccini che erano entrati ormai a far parte della pratica comune, come l’antimeningococcico ad esempio. Ma si tratta di vaccini ormai sperimentati da anni, antigenici, senza genomi e quindi adiuvati, che danno una risposta per un periodo di 5-10 anni, utilizzati con sicurezza nei bambini”, ha proseguito Carlo Tascini ad Adnkronos.
E sui falsi miti che si narrano in merito ai vaccini: “Purtroppo, su questo tema – conclude – c’è uno scadimento delle argomentazioni. Esiste una par condicio ma è una par condicio falsa. Nel senso che di vaccini dovrebbero discuterne le persone che li hanno studiati e che ne hanno cognizione di causa”.