Durissimo attacco del Wall Street Journal ai vaccini anti Covid sviluppati da Moderna e Pfizer. Una stroncatura, ma anche accuse pesanti rivolte alle autorità sanitarie. “La campagna ingannevole per i booster bivalenti Covid”, titola l’articolo di Allysia Finley. Non è il primo attacco del giornale finanziario, che nei mesi scorsi aveva criticato anche l’autorizzazione per i neonati. Stavolta nel mirino finisce la campagna vaccinale, in particolare il messaggio sponsorizzato dal Dipartimento Usa della Salute e dei Servizi Umani, secondo cui i vaccini bivalenti aggiornati miglioreranno la vostra protezione. Per WSJ si tratta di “pubblicità ingannevole”. Ma ciò non dovrebbe sorprendere, alla luce del fatto che le agenzie federali hanno ordinato alle case farmaceutiche di produrre i vaccini “raccomandandoli senza dati a sostegno della loro sicurezza o efficacia”.
Finley riconosce che l’idea di aggiornare i vaccini con tecnologia a mRna ad ogni stagione era inizialmente era promettente. “Ma sono sorti tre problemi scientifici”, osserva. In primis, il coronavirus Sars-CoV-2 si evolve molto più rapidamente di quanto i vaccini possano essere aggiornati. In secondo luogo, i vaccini hanno “cablato il nostro sistema immunitario per rispondere al ceppo originale di Wuhan”, di conseguenza “produciamo meno anticorpi che neutralizzano le varianti mirate dai vaccini aggiornati”. Infine, gli anticorpi “si esauriscono rapidamente dopo pochi mesi”.
“INTERESSE PERSONALE A PROMUOVERE BIVALENTI…”
Il Wall Street Journal cita due studi pubblicati questo mese sul New England Journal of Medicine, i cui risultati contraddicono i comunicati stampa di Pfizer e Moderna di novembre, in cui si afferma che i loro bivalenti hanno prodotto una risposta alle varianti BA.4 e BA.5 da quattro a sei volte superiore a quella dei booster originali. Affermazioni definite “fuorvianti”, in quanto nessuno dei due produttori di vaccini, quindi né Moderna né Pfizer, ha condotto uno studio randomizzato. I booster sono stati testati l’inverno scorso, ma molto prima dell’ondata di BA.5 e da 4 mesi e mezzo a sei mesi dalla terza iniezione. I bivalenti, invece, sono stati testati dopo che il BA.5 ha iniziato ad aumentare, da 9 mesi e mezzo a 11 mesi dopo che i partecipanti avevano ricevuto la terza iniezione. Un intervallo più lungo tra le iniezioni aumenterebbe la spinta degli anticorpi contro la variante BA.5. Così come una precedente infezione con la variante BA.5. Quindi, le persone che hanno ricevuto i richiami bivalenti in agosto sarebbero state predisposte a produrre più anticorpi in risposta al BA.5. A questo punto arriva l’attacco: “I produttori di vaccini hanno progettato i loro studi per ottenere i risultati desiderati. Le autorità sanitarie non hanno sollevato un sopracciglio, ma perché avrebbero dovuto? Hanno un interesse personale a promuovere i bivalenti”.
“OK A BOOSTER SENZA DATI SU EFFICACIA E SICUREZZA”
Wall Street Journal fa riferimento alla Food and Drug Administration, che a giugno ha ordinato ai produttori di vaccini di aggiornare i booster e a fine agosto ha autorizzato i bivalenti “prima che fossero disponibili i dati clinici. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno raccomandato i bivalenti per tutti gli adulti senza alcuna prova della loro efficacia o necessità”. Le case farmaceutiche avrebbero potuto eseguire piccoli studi randomizzati la scorsa estate e all’inizio di autunno per testare i bivalenti, con i risultati che sarebbero stati disponibili entro la fine di settembre. “Ma le autorità sanitarie non hanno voluto aspettare e ora sappiamo perché”. Poi a novembre il CDC ha pubblicato i risultati di uno studio da cui è emerso che i bivalenti erano efficaci contro l’infezione solo dal 22 al 43% durante l’ondata BA.5, il loro picco di efficacia. “Quando gli anticorpi sono diminuiti e nuove varianti sono subentrate nel corso dell’autunno, la loro protezione contro l’infezione è probabilmente scesa a zero”. WSJ conclude spiegando che “i vaccini Covid hanno attenuato le malattie gravi mentre la maggior parte degli americani ha acquisito l’immunità tramite l’infezione naturale, che aumenta notevolmente la protezione”. D’altra parte, sono necessari vaccini e trattamenti migliori per proteggere le persone ancora a rischio. “Ma abbiamo anche bisogno di leader onesti nel campo della salute pubblica”.