Oltre che nella Regione Lazio, anche in Campania per gli over 80 è possibile effettuare la prenotazione del vaccino anti Covid. La registrazione sulla piattaforma informatica messa a disposizione per l’adesione alla campagna riservata alla popolazione campana che ha oltre gli 80 anni di età è possibile da sabato 30 gennaio 2021. Per procedere, bisogna accedere al sito ufficiale e poi inserire il codice fiscale e il numero di tessera sanitaria. Se quindi il processo viene seguito da terzi, in supporto al vaccinando, è importante avere a disposizione queste informazioni e soprattutto essere autorizzato al loro utilizzo.
Durante la procedura bisogna fornire anche un indirizzo e-mail e un recapito cellulare, che saranno poi usati in fase di convocazione per la somministrazione della prima dose del vaccino anti Covid. La verifica del numero cellulare avviene tramite un codice inviato via sms. Una volta effettuata la registrazione, si riceve una e-mail di conferma all’indirizzo indicato. Quindi, poi non bisogna fare altro che attendere la convocazione da parte del centro vaccinale.
REGIONE CAMPANIA, BOOM PRENOTAZIONI VACCINI OVER 80
Nella Regione Campania è stato boom di prenotazioni da sabato. In attesa delle prime convocazioni, che dovrebbero partire nei prossimi giorni, il bilancio è già positivo. Alle 19 di ieri, secondo quanto riportato da Repubblica, c’erano già 22.700 prenotazioni a sistema. D’altra parte, sulla piattaforma della Regione Campania non c’è ancora una voce per indicare cosa bisogna fare se, a causa delle condizioni di salute, il vaccinando non può muoversi dal proprio alloggio. Comunque, la seconda fase della vaccinazione destinata agli over 80 scatterà nella seconda metà di febbraio.
Nel frattempo, i medici di base chiedono un maggiore coordinamento per garantire una capillarità maggiore della vaccinazione sul territorio. “Siamo pronti a fare la nostra parte, e per questo è bene che al più presto la Regione convochi un tavolo per passare ad una fase operativa”, dichiara la Federazione dei medici di medicina generale. “Siamo i soli che possono dare capillarità alla vaccinazione, riuscendo a raggiungere anche quella parte di popolazione che ha grandi difficoltà nell’accesso alle strutture vaccinali”, spiegano i medici di base.