Il vaccino contro il Covid potrebbe dare un contributo alla lotta contro il cancro. Il segreto è nella tecnologia a mRna, la stessa alla base dei vaccini Pfizer e Moderna. Si tratta infatti di una tecnologia estremamente versatile, che può essere personalizzata per realizzare specifici vaccini contro il cancro. Un esempio di successo dell’applicazione di questa tecnologia, citato dall’Independent, è il melanoma, una delle forme di tumore alla pelle più letali. Un vaccino a mRna si è dimostrato in grado di sollecitare il sistema immunitario dei pazienti per contrastare il melanoma e impedire che si diffondesse in tutto il corpo.
La stessa Moderna ha messo a punto un vaccino identificando la proteina mutante del melanoma e impartendo istruzioni precise in una molecola di mRna che, una volta iniettata, ha “insegnato” al sistema immunitario la risposta al tumore. Nel mese di dicembre, Moderna ha annunciato che questo vaccino aveva ridotto del 44% il rischio di progressione del melanoma o di morte dei pazienti, quando combinato con apposita immunoterapia. Come ha spiegato il professor Alan Melcher, dell’Institute of Cancer Research di Londra, quando un tumore si insedia nell’organismo è in grado di nascondersi e proteggersi dal sistema immunitario. La tecnologia a mRna, essendo così personalizzabile sulla base di ogni paziente, potrebbe quindi essere in grado di fornire un ulteriore strumento al sistema immunitario per combattere le cellule cancerose.
Vaccino per combattere il cancro: “mRna allo studio anche contro HIV”
Vaccino contro il cancro basato sull’mRna, la dicitura “vaccino” in realtà è impropria in quanto non serviranno per prevenire malattie, bensì saranno delle vere e proprie terapie antitumorali. Il loro principale impiego potrebbe avvenire dopo la chirurgia, per impedire che il tumore possa ripresentarsi oppure estendersi. In questo modo, i medici si aspettano di aumentare l’aspettativa di vita dei pazienti, in alcuni casi anche indefinitamente.
Nel campo di questi “vaccini” contro il cancro si sta concentrando anche il gigante tedesco BionNTech, che a gennaio ha annunciato per questo autunno una massiccia campagna di sperimentazione medica che entro il 2030 vedrà coinvolte 10.000 persone, a cui sarà somministrato il vaccino a mRna personalizzato. Sebbene questo trattamento potrebbe non rivelarsi efficace per tutti i tipi di tumore come si è dimostrato con il melanoma, la tecnologia a mRna è al momento in fase di studio anche per l’HIV e in futuro un maggiore sequenziamento genetico dei tumori potrebbe ampliare lo spettro di malattie da combattere attraverso questi vaccini.