I vaccini contro il cancro potrebbero arrivare entro il 2030, quindi fra sette anni. Come si legge sull’Adnkronos, le grandi aziende farmaceutiche stanno lavorando senza sosta su questo obiettivo ambizioso, a cominciare dalla BioNTech, divenuta famosissima in tutto il mondo negli ultimi anni con il vaccino anti covid. Ozlem Tureci, co-fondatrice e Chief Medical Officer dell’azienda, ha spiegato di essere al lavoro su un serie di vaccini anti cancro a base mRna, la stessa tecnologia usata proprio per contrastate l’avanzata del coronavirus: “Stiamo lavorando su candidati vaccini anti-cancro a mRna – le sue parole – che codificano neoantigeni specifici del paziente o consistono in una combinazione fissa di antigeni condivisi tumore-associati”.



“Gli studi clinici con questi candidati sono ancora in corso, con 5 studi già in fase di sviluppo clinico avanzato. Ci aspettiamo che questi trial possano fornire risultati a supporto della presentazione di una domanda di autorizzazione per il primo candidato della nostra pipeline di vaccini anti-cancro a mRna personalizzati prima del 2030″, parole rilasciate negli scorsi giorni a Milano, a margine del Cicon23, l’International Cancer Immunotherapy Conference. Entro la fine del decennio per alcuni pazienti oncologici potrebbe essere quindi in arrivo un vaccino, previa ovviamente l’autorizzazione dei vari enti regolatori, a cominciare dalla FDA e dall’EMA.



VACCINI CONTRO IL CANCRO, BIONTECH: “ABBIAMO STUDI CLINICI IN CORSO”

Tureci si dice comunque molto ottimista e convinta che alla fine i tempi verranno rispettati: “Abbiamo studi clinici in corso con i nostri candidati vaccini a mRna basati su neoantigeni individualizzati per varie indicazioni di cancro, tra cui il melanoma, il cancro del colon-retto, e il cancro del pancreas e un ampio studio di fase 1 su carcinomi multipli che è appena stato completato. I nostri candidati vaccini a mRna personalizzati tumore-associati anche vengono valutati per varie indicazioni, tra cui il cancro della testa e del collo, il melanoma, il tumore del polmone e un paio di altri tipi di cancro”.



Quindi ha concluso: “Abbiamo trattato diverse centinaia di pazienti in totale in tutto il mondo con candidati vaccini a mRna neoantigenici o tumore-associati negli studi clinici di fase 1 e 2. Il nostro obiettivo è far avanzare la nostra pipeline oncologica verso l’ultima fase di sviluppo e prepararci per le sperimentazioni con potenziale di registrazione nei prossimi mesi”.