Di recente sono stati pubblicati su MedRxiv i risultati di una revisione sistematica e una meta analisi degli studi in fase 3 con lo scopo di valutare gli effetti dei vaccini a mRna contro il Covid su bambini e adolescenti. I giovani, under 18, sono stati oggetto di studi controllati randomizzati dopo aver effettuato vaccinazione contro il Coronavirus. Nei casi presi in esame sono stati divisi in due gruppi: nel primo avevano ricevuto Moderna e Pfizer, nel secondo il placebo. Sono stati esaminati 1.199 studi in modo indipendente a marzo e settembre. Sei sono stati inclusi nell’analisi. 



Curata da esperti danesi e della Stanford school of medicine di Stanford, la revisione ha verificato che l’utilizzo dei vaccini a mRna non ha provocato decessi ma è stato notato “un aumento del rischio di eventi avversi gravi nei bambini più grandi e a un aumento del rischio di Lrti (infezioni nel tratto respiratorio inferiore) nei più giovani”. Nei bambini con più di 5 anni vaccinati, il rischio è stato quattro volte più elevato. In quelli ancora più piccoli si parla di rischio di tre volte più alto di contrarre infezioni nel tratto respiratorio inferiore.



Vaccini Covid: i dubbi negli studi sugli effetti sui bambini

La conclusione tratta dopo la revisione degli studi degli effetti dei vaccini Covid per i bambini è stata la seguente: “Dato il basso rischio di grave infezione da Covid-19 nei bambini, non è chiaro se i benefici dei vaccini nei bambini superino i danni”. Dubbi, per gli autori della revisione, anche sulla validità degli studi in quanto gli effetti avversi gravi sono stati raccolti fino a un mese dopo la vaccinazione mentre simili informazioni, secondo gli scienziati, dovrebbero essere raccolte fino a sei mesi dopo l’ultima dose.



La Verità parla di “studi superficiali, nelle metodologie e spesso nelle conclusioni, nonostante l’estrema delicatezza del target” e critica le raccomandazioni del vaccino anti Covid ai bambini. L’Ausl di Bologna, ad esempio, ha organizzato un open day venerdì 15 dicembre all’ospedale Maggiore. I cittadini potranno presentarsi senza prenotare: circa 500 dosi saranno destinate ai bambini. La dose di richiamo, infatti, viene consigliata a tutti gli over 12: una scelta che il quotidiano non condivide e che critica apertamente.