Come crolla la protezione del vaccino dal Covid dopo sei mesi? L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha fornito ieri i primi dati sul calo dell’efficacia registrato in Italia da quando la variante Delta è diventata dominante. Ma non c’è una indicazione specifica per quanto riguarda i vaccini, fatta invece da uno studio condotto da Public Health Institute di Oakland, Veterans Affairs Medical Center di San Francisco e University of Texas Health Science Center. La ricerca, pubblicata su Science, evidenzia l’efficacia dei tre vaccini approvati in Usa, cioè Pfizer-BioNTech, Moderna e Johnson&Johnson. Non c’è AstraZeneca perché negli Stati Uniti non è stato approvato. Dunque, i ricercatori si sono concentrati su protezione da contagio, malattia e morte per i veterani dell’esercito americano, che costituiscono il 2,7% della popolazione statunitense.
In esame i dati di 780.225 veterani (di cui 498.148 completamente vaccinati) tra il 1° febbraio e il 1° ottobre 2021. Cosa è emerso? All’inizio di marzo i tre vaccini Covid avevano un’efficacia simile nella prevenzione delle infezioni. Nello specifico: 86,4% per vaccinati con J&J, 86,9% con Pfizer-BioNtech, 89,2% con Moderna. Le cose sono per cambiate dopo sei mesi, con la variante Delta diventata dominante.
VACCINI COVID PFIZER, MODERNA E J&J A CONFRONTO
Quando sono state fatte le stesse rilevazioni a settembre 2021, l’efficacia per quanto riguarda l’infezione era scesa addirittura al 13,1% per i vaccinati con Johnson & Johnson. Invece è al 43,3% per Pfizer-BioNTech e 58% per i vaccinati cin Moderna. A sorprendere è il calo accentuato del monodose. Non a caso il Robert Koch Institute in Germania ha segnalato che i contagi sono più comuni tra i vaccinati con Janssen. Nello studio è stata esaminata anche la protezione dei vaccini anti Covid dalla morte e l’efficacia è rimasta comunque alta nel tempo, come dimostrato in altri studi. Inoltre, è arrivata la conferma che i vaccinati hanno un rischio molto più basso di morte dopo aver contratto il coronavirus rispetto ai non vaccinati, anche mesi dopo dalla vaccinazione, anche se sono emerse differenze per età e tipo di vaccino.
Dopo 8 mesi dal ciclo vaccinale completo, il tasso di protezione medio era dell’81,7% negli under 65 e del 71,6% negli over 65. Invece, come riportato dal Corriere della Sera, per J&J 73% per gli under 65, 81,5% per Moderna e dell’84,3% per Pfizer-BioNtech. Negli over 65 la protezione era del 52,2% per J&J, del 75,5% per Moderna e del 70,1% per Pfizer-BioNTech. Pur restando alta l’efficacia contro la morte, i ricercatori incoraggiano la terza dose per tutta la popolazione.