I vaccini anti Covid si sono rivelati efficaci nella protezione dall’infezione, ma non allo stesso modo per quanto riguarda invece la trasmissione del coronavirus. Uno studio ha fatto allora una stima di questa efficacia tra i contatti familiari quando la variante Delta è diventata dominante, quindi tra agosto e settembre 2021, tramite un contact tracing capillare che non era possibile nei mesi precedenti a causa del numero alto di contagi. Si tratta della ricerca condotta dai ricercatori del Centro per il controllo delle malattie infettive, Istituto nazionale per la salute pubblica e l’ambiente (RIVM), Bilthoven, Olanda, pubblicata su medRxiv. L’efficacia della vaccinazione completa contro la trasmissione è stata stimata confrontando il tasso di attacco secondario tra i contatti familiari dei casi indice confermati per lo stato di vaccinazione del caso indice, espressione con cui si definisce una persona risultata positiva al coronavirus che non si è infettata a casa. Inoltre, è stato tenuto conto dei soggetti dai 12 anni in poi, visto che sono quelli idonei alla vaccinazione dal luglio 2021.



Fatte queste doverose premesse, l’efficacia della vaccinazione completa dell’indice contro la trasmissione a contatti familiari completamente vaccinati era del 40%, che si aggiunge alla protezione diretta della vaccinazione dei contatti contro l’infezione. L’efficacia della vaccinazione completa dell’indice contro la trasmissione ai contatti familiari non vaccinati era del 63%. Precedentemente era stata riportata un’efficacia del 73% contro la trasmissione a contatti familiari non vaccinati per la variante Alpha.



VACCINI ANTI COVID E TRASMISSIONE CORONAVIRUS

I risultati dello studio confermano che la vaccinazione anti Covid conferisce protezione contro la trasmissione successiva dai casi indice vaccinati, anche se un po’ meno per Delta che per Alpha. L’efficacia del vaccino contro la trasmissione a contatti familiari non vaccinati è più forte che a contatti familiari vaccinati, con questi ultimi già ampiamente protetti dall’infezione, e specialmente dalla malattia grave, dalla loro immunità indotta dal vaccino. D’altra parte, anche le differenze nel comportamento a rischio possono giocare un ruolo.



Lo sottolineano i ricercatori olandesi, secondo cui il possibile declino dell’efficacia del vaccino contro l’infezione e contro la trasmissione successiva potrebbe comportare un aumento della circolazione della SARS-CoV-2 tra le popolazioni con un’alta copertura vaccinale. “Poiché la vaccinazione completa resta altamente efficace nel prevenire la malattia grave, anche per la Delta, un’alta copertura vaccinale rimane la chiave per controllare la pandemia di COVID-19”, hanno concluso gli studiosi.