Vaccini Covid, l’agenzia del farmaco europea EMA era a conoscenza del fatto che le dosi non sarebbero servite per prevenire i contagi, dunque l’autorizzazione in tempi record non sarebbe stata garantita per limitare il diffondersi delle infezioni. Un’inchiesta del quotidiano La Verità mostra che in una lettera all’eurodeputato De Graaf, c’erano già le dichiarazioni sul fatto che i sieri non tutelavano dalle trasmissioni del Covid, e questo potrebbe essere anche la dimostrazione che inizialmente le istituzioni non hanno informato correttamente la popolazione, perchè le informazioni circolate erano differenti.
Come ad esempio furono le affermazioni del presidente Aifa Giorgio Palù, che ribadì, poco prima dell’immissione in commercio per la distribuzione, come il vaccino avrebbe garantito “l’immunità sterilizzatrice dal virus“. In realtà però il documento confermerebbe che gli studi preventivi fatti al fine di autorizzare il preparato, non si erano basati sul ridurre la probabilità di infezione dopo la somministrazione delle dosi.
L’Ema ammette in una lettera che i vaccini Covid non prevengono i contagi tra persone
Dopo l’autorizzazione alla messa in commercio dei vaccini Covid da parte dell’Ema, arrivata in tempi molto brevi per necessità di arginare i contagi, l’eurodeputato De Graaf, insieme ad altri parlamentari europei, ha scritto una lettera chiedendo spiegazioni. nella risposta dell’agenzia del farmaco ci sarebbe proprio la conferma che l’ente fosse a conoscenza del fatto che le dosi non avrebbero protetto dalle infezioni tra persone. Questo perchè, come viene spiegato nel documento, non sarebbero state fatte ricerche in tal senso.
Le accuse quindi ora sono nei confronti delle istituzioni, che avrebbero sostenuto il contrario, invitando la popolazione a vaccinarsi per proteggere gli altri dalla trasmissione del virus. L’Ema avrebbe quindi ammesso che il vaccino contro il Covid era utile più che altro come “Forma di protezione personale, per evitare l’aggravarsi dei sintomi“, e non per limitare l’infettività tra individui. Per lo stesso motivo però, apparentemente da basi inesistenti, come sottolinea La Verità, sono state imposte gravi restrizioni alla libertà personale, in nome di una prevenzione, quando si sapeva già che non avrebbe funzionato.