In Gran Bretagna, la vaccinazione Covid è un successo. Samia Chaudhary, funzionaria locale eletta responsabile della sanità a Hounslow, nella periferia ovest di Londra, ne parla con Le Parisien. Quasi il 75% dei britannici di almeno 65 anni sono stati
vaccinati contro il Covid questo autunno e altrettanti contro l’influenza. Si tratta della campagna di vaccinazione antinfluenzale più rapida mai realizzata Oltremanica, secondo i dati del Servizio sanitario nazionale a metà ottobre. Il Regno Unito è il “campione” europeo in questo ambito: la Francia ha invece solo un quarto degli anziani immunizzati contro il Covid e la metà contro l’influenza da settembre.
Il successo britannico è dovuto ad un’ottima gestione nel Regno Unito: quest’anno 5.000 siti hanno offerto la possibilità di vaccinarsi contro l’influenza o il Covid. Addirittura, la vaccinazione si può fare anche nei supermercati: non è necessario infatti rivolgersi al medico di famiglia o in farmacia. Anche i senzatetto e gli immigrati sono stati vaccinati, come spiegato ancora da un funzionario. A favorire le vaccinazioni “gli stretti rapporti mantenuti con i leader delle comunità, il passaparola e le campagne sui social network” ha aggiunto. “Le persone possono venire a trovarci, chiacchierare, semplicemente misurarsi la pressione… E grazie a questa vicinanza lottiamo contro le disuguaglianze sanitarie“. Il personale del Servizio sanitario nazionale si è inoltre recato appositamente in ciascuna delle 14.000 case di riposo del Paese per vaccinare direttamente i residenti.
Vaccini Covid, le regioni del successo della Gran Bretagna
Tutti gli anziani in casa di riposo in Gran Bretagna hanno ricevuto lettere che li incoraggiano a vaccinarsi. Possibile fissare anche appuntamenti online. “Alla fine di ogni giornata possiamo sapere quanti vaccini abbiamo somministrato, se prenotazioni o iniezioni walk-in. E se finiamo le scorte, il servizio sanitario nazionale lo vede subito” ha raccontato Atul Patel, che gestisce una farmacia nel sud di Londra dal 1993, spiega Le Parisien. Per quanto riguarda le donne incinte, le ostetriche possono farsi carico dell’iniezione: questo ha permesso di guadagnare quattro punti nella copertura vaccinale contro l’influenza, secondo uno studio pubblicato nel 2016.
“Penso che nel Regno Unito ci sia un maggiore legame civico e un impegno verso la responsabilità individuale. Il fatto che queste azioni avvantaggino l’intera comunità è qualcosa che ha un grande impatto lì” ha spiegato lo storico della scienza Laurent-Henri Vignaud, coautore del libro “Antivax: resistenza ai vaccini dal 18° secolo ai giorni nostri”. Da dieci anni la vaccinazione anti-influenzale viene offerta anche a tutti i bambini britannici, con l’obiettivo di proteggere indirettamente gli anziani. “Siamo tutti responsabili di proteggere coloro che ci circondano. Chi si vaccina lo fa non solo per la propria salute, ma anche per quella degli altri” ha spiegato Susan Cowell, caposquadra del sito mobile di vaccinazione di Hounslow.