La richiesta di sospendere l’uso dei vaccini Covid in Florida sta infiammando il dibattito all’interno della comunità scientifica, non solo americana. A far scoppiare il caso è stato il dottor Joseph Ladapo, chirurgo generale dello Stato e funzionario sanitario di grado più elevato. In una dichiarazione rilasciata dal Dipartimento della Salute della Florida ha denunciato che “questi vaccini non sono appropriati per l’uso negli esseri umani“, citando preoccupazioni, ampiamente smentite, di contaminazioni, in particolare che alcune sostanze presenti nel vaccino possano integrarsi in modo permanente nel Dna umano.
I funzionari federali della sanità e altri esperti hanno segnalato che un’attenta revisione delle prove scientifiche non ha trovato alcuna base per le sue dichiarazioni. La Food and Drug Administration (FDA) ha dichiarato di non aver identificato alcun “problema di sicurezza legato alla sequenza o alla quantità di DNA residuo“. Ladapo non è nuovo, comunque, a dichiarazioni di questo tipo, anzi la sua ultima uscita amplifica la crescente posizione anti vaccini della Florida.
CHI E’ LADAPO E LE SUE BATTAGLIE NO VAX
Nominato chirurgo generale nel 2021 dal governatore Ron DeSantis, repubblicano, da allora si è sempre più allineato con le affermazioni no vax, secondo cui le iniezioni causano gravi danni. Nel marzo 2022, Ladapo ha pubblicato una guida che sconsigliava ai bambini sani di ricevere i vaccini, nonostante gli studi dimostrassero che i vaccini sono sicuri ed efficaci a tutte le età. Nell’autunno dello stesso anno, ha raccomandato ai giovani uomini di età compresa tra i 18 e i 39 anni di evitare i vaccini a mRNA a causa dell’elevato rischio di morte cardiaca, giungendo a questa conclusione alterando i risultati di uno studio condotto dallo Stato.
L’anno scorso, ha attribuito ai vaccini Covid le condizioni di pericolo di vita riportate in Florida e altrove, inducendo la FDA a pubblicare una smentita. A marzo, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno smentito altre affermazioni di Ladapo sui vaccini COVID-19, definendole “errate, fuorvianti e potenzialmente dannose per il pubblico americano“. A settembre, la Florida ha consigliato a tutti i residenti di età inferiore ai 65 anni di evitare il vaccino. Ladapo, che ha studiato ad Harvard, è allineato con un gruppo di destra chiamato America’s Frontline Doctors, che secondo un’inchiesta del Time ha promosso false cure Covid-19, ed è stato accusato dai colleghi dell’Università della Florida di infangare il nome della sua scuola di medicina di punta. Altri critici lo hanno accusato di “normalizzare la ciarlataneria medica“.
VACCINI COVID PERICOLOSI, SCIENZIATI INSORGONO CONTRO LADAPO
John Wherry, esperto di vaccini e direttore dell’Istituto di Immunologia dell’Università della Pennsylvania, tramite i microfoni del New York Times ha definito “molto irresponsabile” l’ultima dichiarazione del dottor Ladapo. “Nel corso della pandemia ha dimostrato di avere una padronanza tenue della scienza e della medicina in generale, per cui non c’è da sorprendersi“, ha aggiunto. Né la campagna presidenziale di DeSantis né l’ufficio del governatore hanno risposto immediatamente alle richieste di commento del Nyt. Neanche il Dipartimento della Salute della Florida ha risposto a una richiesta di commento sulle motivazioni della valutazione del dottor Ladapo o sul suo potenziale effetto sull’adozione del vaccino nello Stato. Sono invece intervenute le agenzie federali. In una lettera al Dr. Ladapo pubblicata a dicembre, la FDA ha illustrato in dettaglio le numerose ragioni per cui le sue affermazioni non sono plausibili. Ora arriva un comunicato in cui ricorda che i vaccini anti Covid hanno salvato milioni di vite e accusato Ladapo di alimentare la disinformazione che contribuisce alla scarsa diffusione del vaccino e alla continua morte e grave malattia causata dal Covid. “La FDA sostiene fermamente la sicurezza, l’efficacia e la qualità di produzione dei vaccini Covid-19 approvati e autorizzati, e dissente rispettosamente dall’opinione del chirurgo generale della Florida“, ha dichiarato l’agenzia.
“PERCHE’ LADAPO SI SBAGLIA SUI VACCINI ANTI COVID A MRNA”
Nella sua recente dichiarazione, il dottor Ladapo ha sostenuto che i contaminanti presenti nei vaccini anti Covid a mRNA potrebbero integrarsi nel DNA umano, causando teoricamente l’instabilità dei cromosomi e l’insorgenza di tumori nelle cellule sane. Gli esperti di virologia e immunologia hanno affermato che queste idee sono insensate. “Non c’è alcuna prova che una qualsiasi di queste catene di ‘possibilità’ si verifichi realmente o che possa verificarsi“, la replica di John Moore, virologo presso la Weill Cornell Medicine di New York. Affinché l’affermazione del dottor Ladapo sia vera, gli esseri umani dovrebbero avere un enzima in grado di incorporare DNA estraneo nel loro genoma. “Ma non ne abbiamo uno. Non c’è nessun meccanismo e nessuna prova credibile“, ha dichiarato al New York Times il dottor Eric Rubin, membro del comitato consultivo sui vaccini della FDA e direttore del New England Journal of Medicine.
Il dottor Ashish Jha, ex coordinatore della risposta Covid-19 della Casa Bianca e preside della scuola di salute pubblica della Brown University, ha affermato che la posizione di Ladapo non ha alcun valore. “Abbiamo visto questo schema da parte del dottor Ladapo: ogni tot mesi solleva qualche nuova preoccupazione che viene rapidamente sfatata“, ha dichiarato al Washington Post, riferendosi a un’affermazione errata di settembre secondo cui l’ultima versione dei booster Covid non era stata testata sugli esseri umani. “Questa idea dei frammenti di DNA è un’assurdità scientifica. Chi capisce come vengono fatti e somministrati questi vaccini capisce che non c’è alcun rischio“. Critico anche il dottor David Gorski, professore di chirurgia e oncologia alla Wayne State University e direttore di Science-Based Medicine, che si occupa di smascherare la disinformazione in medicina: “Non ho mai visto un’autorità sanitaria statale ripetere a pappagallo la disinformazione anti-vaccini per giustificare l’interruzione dell’uso di un vaccino che ha già salvato così tante vite“.
NEI VACCINI A MRNA FRAMMENTI DANNOSI DI DNA? GOUNDER SMONTA LA TEORIA DI LADAPO
La dottoressa Céline Gounder, collaboratrice medica di CBS News e redattrice responsabile della salute pubblica presso KFF Health News, precisa che l’argomentazione di Ladapo non riguarda l’integrazione dell’mRNA del vaccino nel genoma umano, ma suggerisce che “il DNA contaminante potrebbe integrarsi e che, così facendo, potrebbe attivare un oncogene (cioè un gene che causa il cancro)“. I no vax chiamano questo fenomeno “turbo cancro”, che non esiste, ha aggiunto Gounder. “Non c’è alcuna prova che tutto questo possa o possa accadere. Detto questo, dimostrare formalmente che un farmaco biologico non provoca il cancro è un processo pluriennale, perché i tumori si sviluppano tipicamente in un lungo periodo. Il Covid, invece, uccide in poche settimane e i vaccini a base di mRNA prevengono malattie gravi, ricoveri e decessi in questo lasso di tempo“.
Gounder ha osservato anche che i vaccini a base di DNA sono stati usati per molti anni senza alcun legame con il cancro. “Non sono mai stati associati allo sviluppo del cancro, nonostante forniscano ordini di grandezza di DNA in più rispetto a quello presente come contaminante nei vaccini a base di mRNA. Tracce di DNA sono presenti in quasi tutti i farmaci biologici utilizzati in medicina e prodotti in colture cellulari, compresi gli anticorpi monoclonali, alcuni dei quali sono utilizzati come terapie antitumorali. Ci saranno tracce di DNA anche negli altri vaccini COVID, perché sono prodotti in colture cellulari“. Ma la dottoressa a CBS ha evidenziato anche che “dal punto di vista biologico, l’mRNA non può integrarsi nel DNA. I vaccini a base di mRNA non sono una terapia genica“.
IL COMUNICATO DI PFIZER
In un’e-mail all’Associated Press, un portavoce della Pfizer ha respinto l’affermazione che il suo vaccino Covid-19 contenga frammenti di DNA contaminanti. “Il vaccino è completamente sintetico. Ci sono stati studi preclinici su animali che hanno utilizzato macachi rhesus; tuttavia, nessuna parte del nostro vaccino o degli studi ha utilizzato scimmie verdi. L’affermazione che il vaccino contenga DNA di scimmia è inesatta“, si legge nel comunicato di Pfizer.