Una recente inchiesta sui vaccini contro il covid, pubblicata sul quotidiano La Stampa, ha evidenziato l’evidente ed enorme spreco di denaro pubblico che c’è stato dall’inizio della campagna vaccinale ad oggi. Recentemente, inoltre, è stato nuovamente confermato che tutte le future inoculazioni, che partiranno ad ottobre, saranno gratuite per tutti i cittadini che ne faranno richiesta, e si tratterà di circa 9milioni e 173mila dosi, in larga parte Pfizer, ma anche Novavax. Tuttavia, queste nuove consegne, faranno sì che le “vecchie” fiale di vaccini contro il covid già acquistate verranno cestinate, a favore dei preparati aggiornati per combattere le varianti del coronavirus più diffuse in questo momento. Uno spreco che, solo in questa ultima fase, porterà alla distruzione di circa 20 milioni di dosi.
Vaccini covid: in Italia sprecate 102 milioni di dosi, dal valore di circa 2 miliardi
Per comprendere meglio la questione dei vaccini contro il covid sprecati bisogna fare un importante passo indietro, al momento clou della pandemia e all’inizio della campagna vaccinale europea. In quella fase, la Commissione stipulò un accordo con le aziende produttrici dei vaccini per la fornitura, al fine di redistribuirla agli stati membri proporzionalmente alla popolazione. All’Italia spettarono il 13,6% delle dosi consegnate dai produttori all’UE, che tuttavia non vennero, ovviamente, utilizzate tutte.
Così, nel momento cardine della campagna per i vaccini contro il covid, l’Italia si trovò a consegnare a titolo gratuito circa 60 milioni di dosi prossime alla scadenza all’Africa, che in larga parte furono probabilmente buttate per via dell’impossibilità di conservarle alla temperatura adeguata. Similmente, altre 22 milioni di dosi vennero buttate a fine 2022 perché scadute, mentre ulteriori 20 milioni verranno buttate ora (dato che, in questa fase, chi decidesse di vaccinarsi, prediligerà i preparati aggiornati). Insomma, dati alla mano l’Italia ha sprecato in questi anni circa 102 milioni di dosi di vaccini contro il covid, che se comparati al loro prezzo di mercato, pari a 19 euro, rappresentano uno spreco di circa 2 miliardi. In tutto questo, a causa nei nuovi accordi tra Pfizer e la Commissione UE, sono attese spalmate nei prossimi anni altre 64 milioni di dosi, che se non venissero utilizzate provocherebbero un ulteriore spreco di oltre 1 miliardo di euro.