La trasmissione di inchiesta Fuori dal Coro, condotta da Mario Giordano, è tornata ancora una volta a trattare la questione del vaccini per il covid, con una nuova, forse sconvolgente, rivelazione. La campagna vaccinale, raccontano, partì proprio con un accorato appello affinché si vaccinassero urgentemente le persone fragili, ovvero anziani e malati cardiaci, potenzialmente più esposte agli effetti avversi del covid. Di contro, però, hanno scoperto i giornalisti della trasmissione, non vi fu mai veramente una prova dell’efficacia del vaccini per il covid sulle persone fragili.



Il documento segreto dell’AIFA sui vaccini per il covid

Fuori dal Coro, insomma, avrebbe scoperto che non ci sono stati controlli sull’efficacia dei vaccini per il covid nelle persone più fragili. A dimostrarlo ci sarebbe uno scambio di mail interno, riservato, della stessa Agenzia del Farmaco Italiana, datato 15 gennaio 2021, che testualmente cita “attenzione, i pazienti fragili rientrano tra le popolazioni non studiate“, seppur non si conoscano i due (o più) interlocutori, probabilmente tra le fonti originali della notizia scoperta da Fuori dal Coro.



Ma procediamo per ordine, risalendo allo scambio complessivo di mail sui vaccini per il covid. Un funzionario scrive “nelle  sua fase iniziale la campagna di vaccinazione ha l’obiettivo di proteggere i soggetti fragili” aggiungendo anche la frase, poi cancellata, “nei confronti dei quali i vaccini in uso hanno dimostrato una elevata efficacia“. Cancellata dallo stesso funzionario che sottolinea che “i pazienti fragili rientrano tra le popolazioni non studiate”. In quel periodo, inoltre, i vaccini per il covid erano nella prima fase di distribuzione, proprio rivolta alla popolazione fragile, e viene da chiedersi come mai non sia stata presa in considerazione questa circostanza.



AIFA: “Effetti avversi? Non li riporterei”

A campagna vaccinale iniziata, però, qualcuno ha iniziato a fare domande sui misteriosi decessi dopo i vaccini per il covid, e la reazione, sempre interna, dell’AIFA, scoperta da Fuori dal Coro è stata cercare di pubblicare “una FAQ sui decessi”. Eppure, nuovamente, da un altro scambio emerge, a detta di un altro funzionario, che “la probabilità di osservare un decesso in un anziano vaccinato da poco è elevata”, questione a cui Nicola Magrini, direttore generale AIFA, risponde sottolineando come “a me genera un po’ di ansia e nervosismo leggerlo”.

Ma tutto questo non ha seguito, probabilmente perchè, come sottolinea un altro funzionario nello scambio sui vaccini per il covid, “non conviene stuzzicare il can che dorme, per ora non si esce con niente“. Infine, racconta ancora Fuori dal Coro, sono stati nascosti anche i dati sugli effetti avversi dei vaccini per il covid. In un’altra nota interna si parla di circa 2011 effetti negativi con Astra Zeneca, ma una funzionaria, sottolineando il dato, scrive “non lo riporterei neanche”, e infatti sparisce nel nulla nella pubblicazione ufficiale. Ed in generale, alle Regioni fu consigliato di tenere i dati sugli effetti avversi per il solo “uso interno”, raccomandandosi “che non vengano divulgati o pubblicati”.