Uno studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Nature Biotechnology, ha riscontrato che le nanoparticelle lipidiche iniettate per via intramuscolare che trasportano l’mRNA del gene spike del virus Sars-CoV-2 sono in grado di superare il sito di iniezione e di raggiungere il tessuto cardiaco. Ciò è stato riscontrato nei topi, ma i ricercatori dell’Institute for Intelligent Biotechnologies (iBIO) dell’Helmholtz Center Munich di Neuherberg, in Germania, spiegano che la scoperta “di cambiamenti nell’espressione di proteine immunitarie e vascolari nel tessuto cardiaco dopo la somministrazione di LNP spike mRNA è in linea con le segnalazioni di miocardite e pericardite in un sottogruppo di individui che hanno ricevuto vaccini mRNA“.
D’altra parte, gli scienziati ritengono che siano necessarie “ulteriori ricerche per determinare se effetti simili si verificano nei soggetti umani e per stabilire se questi cambiamenti molecolari osservati nei topi sono causalmente legati ai sintomi clinici riportati“.
VACCINI COVID E STUDIO SU NATURE
La ricerca, subito rilanciata dai no vax sui social per portare avanti la battaglia contro i vaccini Covid e, più in generale, quelli a mRNA, in realtà riguarda una nuova tecnologia, SCP-Nano, sviluppata per visualizzare le nanoparticelle nelle cellule e nei tessuti. Lo studio tedesco apre, quindi, nuovi scenari a livello di cure, perché mostra come le nanoparticelle origami di DNA si distribuiscono negli organismi e possono essere specificamente indirizzate a tipi di cellule, ma i risultati vengono usati da molti no vax per screditare i vaccini Covid e portare avanti la tesi della loro pericolosità.
LO STUDIO SULLA TECNOLOGIA SCP-NANO
I ricercatori hanno dimostrato di poterle indirizzare in modo preferenziale e di poter rilevare i tessuti fuori bersaglio, potenzialmente problematici e le tossicità associate prima della sperimentazione clinica, aprendo la strada allo sviluppo di terapie a base di mRNA ancor più sicure. “Questa piattaforma può anche aiutare a monitorare il successo delle terapie a base di mRNA o a rilevare precocemente potenziali effetti collaterali“, ha dichiarato Jie Luo, primo autore dello studio. Combinando tecnologie di imaging e intelligenza artificiale all’avanguardia, SCP-Nano consente di capire come le terapie interagiscono con il corpo e possono essere facilmente estese a tessuti e organi umani.
Per il professor Ali Ertürk, direttore dell’iBIO, “con il suo potenziale di minimizzare gli effetti collaterali e migliorare la precisione del trattamento, SCP-Nano segna un passo importante verso terapie più sicure ed efficaci in campi come il trattamento del cancro, la terapia genica e lo sviluppo di vaccini. Questa innovazione non solo affronta le principali sfide nello sviluppo di tecnologie basate su nanocarrier, ma guida anche il futuro della medicina di precisione”.
Nanocarrier imaging at single-cell resolution across entire mouse bodies with deep learning https://t.co/4RhnmhJ0PE pic.twitter.com/ihbundxEvZ
— Nature Biotechnology (@NatureBiotech) January 14, 2025