Nel 2022 Moderna ha fatto causa alla Pfizer-Biontech accusandola di violazioni in merito al brevetto sui vaccini Covid, ora la risposta da parte del colosso farmaceutico, come riportato dall’agenzia Reuters, che ha chiesto ad un tribunale del governo statunitense, in particolare al Patent Trial and Appeal Board di cancellare completamente tutti i brevetti sulla tecnologia del vaccino a MRna di Moderna, con la motivazione che “coprono un’idea di base nata molto prima del 2015” quindi con tempi molto più ampi rispetto a quelli esaminati dall’ufficio federale brevetti, che dovrà ora stabilire se sussiste il caso di “arte anteriore” cioè quando si verifica la divulgazione di invenzioni prima ancora che vengano poi ufficialmente brevettate.
Una sfida a colpi di cause e citazioni tra le due aziende che sicuramente andrà avanti, visto che, come sottolineano i dati, le royalties su questi prodotti farmaceutici innovativi sono elevatissime. Pfizer ha guadagnato 37,8 miliardi di dollari dalle vendite del suo vaccino contro il Covid-19 Comirnaty lo scorso anno, mentre Moderna ha guadagnato 18,4 miliardi di dollari dal suo vaccino Spikevax.
Pfizer-Biontech vs Moderna per la cancellazione del brevetto sui vaccini Covid a Mrna
Moderna ha accusato Pfizer-Biontech di aver violato i diritti di brevetto sulla tecnologia usata per i vaccini Covid a Mrna messaggero. Si tratta di una delle tante cause legali tra case farmaceutiche portate avanti ogni anno per gli stessi motivi, poichè nel settore tutti cercano di ottenere i primi diritti sui prodotti e tecniche di successo, come si sono dimostrati ad esempio quelli contro il coronavirus durante la pandemia.
Ora il Patent Trial and Appeal Board dovrà esaminare tutti i dati, alla luce di accuse e difese di ogni parte, per stabilire se le motivazioni di Pfizer-Biontech possono essere considerate valide. Il colosso farmaceutico infatti ha dichiarato che l’mRna poteva essere usato per i vaccini già nel 1990, chiedendo quindi di considerare non valide le accuse di Moderna sulla base delle richieste di diritti esclusivi, che invece sarebbero arrivate non prima del 2004.