I vaccini Covid sono più pericolosi di quanto sia stato previsto e di quanto ci venga detto? “The Wall Street Journal” ha pubblicato un articolo incentrato proprio sui dati connessi agli eventi avversi successivamente all’inoculazione dei sieri anti-Covid, dicendo che un’inversione di pensiero relativa alla sicurezza dei vaccini potrebbe essere davvero imminente: alcuni scienziati hanno infatti sollevato la preoccupazione che i rischi siano stati sottovalutati.
In particolare, viene citato il Vaccine Adverse Event Reporting System, o Vaers, che è amministrato
dai Centers for Disease Control and Prevention e dalla Food and Drug Administration ed è un database che permette agli americani di documentare gli eventi avversi che accadono dopo aver ricevuto un vaccino. La FDA e il CDC dichiarano che il database non è progettato per determinare se tali eventi siano stati causati da un vaccino: vero, ma i dati possono comunque essere valutati. Così, si scopre che tra i 310 milioni di vaccini Covid-19 somministrati, diversi eventi avversi sono riportati a tassi elevati nei giorni immediatamente successivi alla vaccinazione, per poi diminuire precipitosamente in seguito.
VACCINI COVID: 321 CASI DI MIOCARDITE NEI PRIMI CINQUE GIORNI DOPO IL VACCINO
In merito alla sicurezza dei vaccini Covid, “The Wall Street Journal” aggiunge che quattro gravi eventi avversi si verificano in questo lasso di tempo (5 giorni), stando ai dati estrapolati direttamente da Vaers: piastrine basse (trombocitopenia); miocardite non infettiva, o infiammazione del cuore, specialmente per i soggetti sotto i 30 anni; trombosi venosa profonda; morte. Vaers ha registrato 321 casi di miocardite entro cinque giorni dalla ricezione di una vaccinazione, scendendo a quasi zero entro 10 giorni. Inoltre, ricerche precedenti hanno dimostrato che solo una frazione degli eventi avversi è stata segnalata, quindi il vero numero di casi è quasi certamente più alto.
“L’implicazione – scrivono i colleghi americani – è che i rischi di un vaccino Covid-19 possono superare i benefici per alcune fasce di popolazione a basso rischio, come i bambini, i giovani adulti e le persone che hanno recuperato dal Covid-19. Questo è particolarmente vero nelle regioni con bassi livelli di diffusione nella comunità, poiché la probabilità di malattia dipende dal rischio di esposizione”. La battaglia per recuperare l’onestà scientifica si preannuncia in salita negli Stati Uniti e “ci saranno conseguenze durature derivate dal mischiare partigianeria politica e scienza durante la gestione di una crisi di salute pubblica”.