Spuntano documenti segreti dell’AIFA sui vaccini Covid. A mostrarli in esclusiva è stata la trasmissione di Rete 4 “Fuori dal Coro”, condotta da Mario Giordano e andata in onda nella serata di martedì 14 marzo 2023. Si tratta di una serie di comunicazioni via mail che “coinvolgono” anche regioni e centri di farmacovigilanza, oltre a dipendenti interni all’agenzia. Il primo di essi a essere mostrato è inerente a un messaggio di posta elettronica giunto dalla regione Umbria il 19 gennaio 2021, in cui venivano richiesti ragguagli circa il mancato sviluppo di anticorpi da parte di alcuni vaccinati.



La risposta di AIFA in merito è stata la seguente: “Non essendo disponibili criteri di definizione del caso di fallimento, non va indicato ‘mancanza di efficacia’”. Di fatto, quando i vaccini sono inefficaci, ha sottolineato l’inviata Marianna Canè, “non va detto”. Pochi mesi più tardi, il centro regionale di Farmacovigilanza Liguria ha contattato l’agenzia per casi di mancanza di efficacia di vaccino Comirnaty. In particolare, si segnalavano vaccinati con due dosi che si stanno infettando.



DOCUMENTI SEGRETI SUI VACCINI COVID, MAIL DI AIFA: “SE VOGLIAMO SOPRAVVIVERE, OCCORRE IMPARARE A NON RISPONDERE”

“Fuori dal Coro” ha poi inquadrato e dato lettura di una mail del 16 novembre 2022 interna ad AIFA, inviata da una dipendente, la quale ha sottolineato: “Io all’università ho studiato che lo scopo della vaccinazione è stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi. Se il vaccino non ha prodotto anticorpi, che effetto ha avuto? Nullo, ovvero mancanza di efficacia e quindi fallimento vaccinale”. AIFA ha replicato:Se facciamo passare come fallimento vaccinale l’assenza degli anticorpi, siamo fuori dalle indicazioni EMA. Pensavamo di farle modificare, ‘togliendo fallimento'”.



Altra comunicazione scritta: “Abbiamo notato che da parte della struttura Spedali Civili di Brescia è stato registrato un elevato numero di segnalazioni di inefficacia di vaccini Covid-19”. Risposta AIFA: si può prendere in considerazione l’idea di fallimento vaccinale unicamente a fronte di “test molecolare risultato positivo” e della “presenza di sintomi”. E il progetto VigiCovid, che sulla carta avrebbe dovuto sorvegliare i danneggiati da vaccino? Il 12 gennaio 2021 l’agenzia ha scritto: “Non deve essere considerato. Se vogliamo sopravvivere, occorre imparare a non rispondere”.