Due mesi fa si registravano migliaia di casi e centinaia di morti a Cuba a causa del Covid. Ora invece i contagi superano di poco il centinaio e i decessi sono stati azzerati. Merito di una campagna vaccinale da record e all’efficacia dei vaccini sviluppati nonostante l’embargo imposto dagli Stati Uniti, che ostacola il reperimento di materie prime, tecnologie e strumenti. Ma Cuba ha anche il primato di aver vaccinato i bambini dai due anni su. A scattare la fotografia della situazione è Fabrizio Chiodo, ricercatore del CNR in Italia e collaboratore dell’Istituto vaccinale Finlay, dove ha lavorato per i vaccini Soberana. «Ci si è concentrati sui vaccini proteici che, a differenza dei vaccini a materiale genetico come Pfizer e Moderna, si basano su una tecnologia già nota e largamente utilizzata anche in campo pediatrico», ha spiegato al Fatto Quotidiano. Alcuni volontari italiani solo volati a Cuba per farsi somministrare questo vaccino come booster. Michele Curto, uno dei 29 arruolati e presidente dell’Agenzia per l’interscambio culturale ed economico con Cuba (AICEC), ha spiegato che è in corso uno studio osservazionale all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino.
Una gran bella svolta per Cuba che a fine agosto era nel pieno dell’emergenza sanitaria. Per il ricercatore Fabrizio Chiodo Cuba ha gestito bene la pandemia nel primo anno con il suo eccellente sistema di salute pubblica, usando gli anticorpi monoclonali e le diverse formulazioni di interferone. La variante Delta ha mischiato però le carte in tavola. «Una situazione aggravata dall’inasprimento del blocco economico da parte dei presidenti statunitensi Donald Trump e Joe Biden», ha aggiunto Michele Curto, secondo cui si potevano salvare molte altre vite senza il blocco statunitense.
COME FUNZIONANO I VACCINI COVID DI CUBA
Un aiuto è arrivato dall’Italia, in particolare dal Piemonte, con una delibera del Consiglio regionale. A fine luglio sono state mandate 8mila dosi di Atracurio, un farmaco per il rilassamento della muscolatura scheletrica che è essenziale per intubare le persone. Con l’estate sono arrivati i vaccini. Sono stati approvati i primi dei cinque sviluppati a Cuba: Abdala del Centro di Ingegneria genetica e biotecnologia (Cigb) e Soberana02 dell’Istituto Finlay. La campagna vaccinale è stata «la più rapida al mondo», ha spiegato Fabrizio Chiodo al Fatto Quotidiano. Ora il 97% dei bambini sono vaccinati, il 95% della popolazione in generale è immunizzata, mentre è stato avviato il piano booster per i primi vaccinati. Così ha potuto riaprire al turismo internazionale e le scuole. No vax? Non esistono. «C’è una popolazione molto disciplinata sul fronte della prevenzione, con un’ottima educazione sanitaria e una grande fiducia nel servizio pubblico», ha spiegato Michele Curto. I vaccini cubani non sono gli unici al mondo ad essere proteici, infatti vi abbiamo parlato di Novavax, che ha chiesto l’approvazione alla Food and Drug Administration ed è al vaglio dell’Agenzia europea per i medicinali. Si tratta di vaccini che mostrano al sistema immunitario direttamente un frammento della proteina spike del coronavirus. Il ricercatore Chiodo ha spiegato che mostrano pochissimi eventi avversi e sono interessanti anche per un mix vaccinale. Un altro vantaggio è dato dal fatto che la tecnologia è sviluppata proprio per la popolazione pediatrica, quindi sono ancor più sicuri per i bambini.
VACCINI A BASSO COSTO E CON BREVETTO PUBBLICO
Vista la mole di dati prodotti da Cuba, è in corso la procedura di pre-qualifica da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il cui via libera potrà agevolare l’esportazione del vaccino cubano, peraltro conservabile in qualunque frigorifero e stabile anche a temperatura ambiente. «Inoltre sono a basso costo, con un brevetto pubblico ed un trasferimento di tecnologia piuttosto semplice. Per questo penso che possano essere importanti nel supporto ai tanti Paesi che non vedranno la loro popolazione vaccinata prima del 2023», ha aggiunto Fabrizio Chiodo al Fatto Quotidiano. Attualmente i vaccini cubani sono autorizzati in Iran, Venezuela, Nicaragua e Vietnam, ma sono in corso trattative con Messico, Argentina e alcuni stati africani. Negli Stati Uniti e in Europa ci sono standard produttivi più stringenti, ma dalle analisi svolte dall’ospedale Amedeo Savoia di Torino nella scorsa estate è emerso che il vaccino cubano Soberana02 è in grado anche di neutralizzare le varianti note. Per questo si è deciso di lanciare un ulteriore studio osservazionale su 29 volontari italiani selezionati da 240 candidature. Lo scorso 15 novembre sono atterrati a L’Avana per ricevere la terza dose Soberana Plus, studiata appositamente per convalescenti e come booster per adulti e bambini. Il 15 dicembre verranno eseguiti prelievi di sangue e cominceranno i test nella speranza che la geopolitica non ostacoli un bene come il vaccino, se quello cubano dovesse fornire ulteriori conferme riguardo efficacia e sicurezza.