Un congelatore si rompe ma invece che maledire un’intera partita di vaccini anti-Covid andati a male, ci si rimbocca le maniche e si arriva ad effettuare vaccinazione lungo l’intera nottata al freddo, con volontari anche in pigiama per non sprecare neanche una dose. Succede però non in Italia (purtroppo), dove le dosi scarseggiano ancora, ma negli USA, in particolare a Washington e Seattle.



Il guasto al freezer che mantiene in conservazione il vaccino Moderna è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì e così il sistema sanitario svedese ha twittato che negli Usa all’Università di Seattle e di Washington si doveva procedere al più presto alle vaccinazioni per non dover buttare le 1.650 dosi di vaccino anti-coronavirus. A quel punto l’appuntamento dato sui social ha visto l’accorrere di volontari che anche in pigiama e vestaglia hanno approfittato della situazione rispondendo positivamente all’appello urgente lanciato.



LA FILA DI NOTTE PER VACCINARSI

«Tutte le 1.650 dosi sono state somministrate quella notte», ha spiegato alla NBC il direttore operativo del Centro Medico svedese, Kevin Brooks, uno dei bravi operato che si è distinto per l’inventiva in tempi rapidi per non perdere le preziose dosi di vaccino. «Siamo stati in grado di supportare un’altra organizzazione sanitaria e garantire che nessuna dose andasse sprecata», ha ribadito sempre Brooks (traduzione effettuata dal portale online del “Messaggero”). Sui social basta cercare “vaccines Seattle” e si trovano immagini incredibile di file e fiumane di persone ordinate ad aspettare in piena notte il proprio turno di vaccinazione. «Commovente vedere le nonne su sedia a rotelle che venivano vaccinate alle 2 del mattino», ricorda il direttore sanitario, osservando come anche grazie a fatti del genere si può a ben ragione ritenere di essere «vicini alla fine della pandemia». Discorso purtroppo ancora lontano per italiani ed europei alle prese con dosi di vaccino tutt’altro che “celeri”.

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