I vaccini contro il Coronavirus fin qui sviluppati e autorizzati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sono “efficaci contro tutte le varianti Covid conosciute”. A dichiararlo negli scorsi minuti è stato Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel corso di un briefing con i giornalisti andato in scena quest’oggi, giovedì 20 maggio 2021. Kluge, in particolare, ha asserito che “i vaccini disponibili e autorizzati rispondono per il momento alle varianti del virus SARS-CoV-2 in circolazione”.



In ogni caso, l’OMS ha sottolineato anche in questa specifica circostanza come la guerra contro la pandemia possa considerarsi tutt’altro che conclusa, rinnovando dunque il monito al mantenimento di un atteggiamento prudente da parte della popolazione mondiale: “Non esiste il rischio zero, i vaccini possono essere una luce alla fine del tunnel, ma non possiamo lasciare che questa luce ci accechi”, ha precisato Kluge, ricorrendo a una metafora che, perlomeno a livello verbale, risulta essere davvero molto persuasiva, se mai ve ne fosse realmente necessità.



KLUGE (OMS): I VACCINI PROTEGGONO DA TUTTE LE VARIANTI COVID CONOSCIUTE

Hans Kluge ha quindi precisato che tutti i vaccini attualmente disponibili e approvati dall’OMS devono essere considerati senza esitazione efficaci contro qualsiasi variante Covid, inclusa quella indiana, che per qualche settimana ha rappresentato una vera e propria minaccia per l’intero pianeta, dal momento che pareva diffondersi a macchia d’olio e non vi erano conoscenze sufficientemente approfondite che ne attestassero la non eccessiva aggressività. Vi è poi l’aspetto relativo alla sicurezza e al turismo, con i viaggi internazionali al centro dell’attenzione: nonostante i numeri in tutta Europa stiano migliorando, Kluge crede che, per adesso, debba essere vietata ogni trasferta da una nazione all’altra. Una convinzione che deriva dal fatto che la situazione pandemica a livello mondiale rimane “incerta, costituendo una minaccia continua”, vista e considerata la possibilità che insorgano nuove varianti. A margine della conferenza stampa, Hans Kluge ha voluto ribadire a gran voce che “la pandemia non è ancora finita”, dal momento che soltanto l’11% della popolazione europea ha ricevuto il vaccino.

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